Complice il traino di Expo2015, la ristorazione in franchising è passata da un fatturato di 2 miliardi del 2013 ai 2,5 miliardi dello scorso anno con un balzo nell’ordine del 25%. A dirlo è il Rapporto Assofranchising Italia 2015, il report curato da Assofranchising in collaborazione con l’Osservatorio Permanente sul franchising.
La performance – riporta repubblica.it – è stata resa possibile anche grazie al lancio di numerosi nuovi format, quali american diners, bistrot e bar vegani, patatine e pollo fritto, street food mobile (ape car). Sempre nel campo della ristorazione si è poi registrata la crescita dei ristoranti a tema ed etnici (messicani, tex-mex, sushi, tedeschi), senza dimenticare bar, pub, enoteche e chupiterie.
Complessivamente – rileva sempre il Rapporto – è comunque tutto il franchising a vivere una buona stagione: Nel 2015 il giro d’affari del comparto si è infatti attestato a 23,3 miliardi di euro, valore pari all’1% del prodotto interno lordo italiano e che riporta il settore sui livelli del 2013. Un giro d’affari cresciuto rispetto al 2009 del 4,9%, con il numero delle insegne operative balzato del 15,2% e il numero degli occupati aumentato del 4,9%. La risalita non è però stata priva di difficoltà come dimostra la diminuzione del numero di punti vendita (-2,7%).