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News di settore - da Indexfood.it

Jessica Polsky: “L’idraulico? Io lo cerco al bar”. GALLERY

L’attrice e ballerina Jessica Polsky, protagonista insieme a Stefano Chiodaroli e a Rossana Carretto della commedia Il clan delle divorziate in scena fino a metà marzo al Teatro Leonardo di Milano, segue da anni la dieta vegana. E osserva: «Oggi finalmente i ristoratori sono attenti anche a vegetariani e vegani, ma solo dieci anni fa in Italia non c’era alcuna sensibilità e pochissima informazione sul tema».

Perché dovremmo venire a vedere Il clan delle divorziate?
Perché è molto divertente: scritta da Alil Vardar, la commedia racconta la storia di tre donne da poco divorziate e molto diverse tra loro, costrette dalle circostanze a convivere insieme tra alti e bassi. Inoltre è un cult. Dopo il debutto Tolosa nel 2004 e la vittoria del gran premio del Festival du Rire di Tolosa, la commedia è stata presentata a Parigi, dove dopo 12 anni è ancora in scena. Tra l’altro, visto l’esito, lo spettacolo è stato trasmesso pure in tv, in prima serata su France 4. Oggi è in scena in 20 Paesi: vederlo, quindi, significa entrare a fare parte di un movimento mondiale.

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Tra teatro tv e cinema che cosa ama di più?
Difficile rispondere, amo il lavoro di attrice. La mia passione è il teatro, ma mi piace diversificare e l’ideale sarebbe poter mixare cinema, tv e teatro.

È vero che segue la dieta vegana?
Sì, ormai da sedici anni. Mi sono avvicinata a questo regime alimentare quando lavoravo a Broadway: ai tempi, convivevo con problemi di cattiva digestione e dopo pranzo mi sentivo così pesante da non potere rinunciare a un pisolino di 20 minuti. Furono alcuni miei colleghi che seguivano la dieta vegana ad avvicinarmi a questa filosofia. Risultato? In poco tempo i miei problemi di stomaco sono scomparsi e non ho più sofferto di pesantezza post pranzo. Se volete approfondire questo stile alimentare, però, il mio consiglio è di farlo gradualmente. Se si cambia bruscamente a propria dieta si crea una sorta di shock al corpo!

Parliamo di cucina vegana in Italia, quindi. Com’è la situazione?
Oggi ottima: cresce il numero di ristoratori attenti anche a vegetariani e vegani e vedo sempre più spesso segnati in menu i piatti vegetariani e vegani. Com’è cambiata a situazione rispetto a quando arrivai in Italia, 13 anni fa! Allora, molti chef non sapevano nemmeno che cosa fosse la cucina vegana. Indimenticabile è stata una cena in mezzo alla campagna toscana ai tempi in cui conducevo il Festivalbar. Chiesi al gestore un piatto senza carne e mi portò una zuppa con la trippa, sostenendo che non fosse carne, visto non si trattava di una bistecca…

E veniamo al tema bar. Lo frequenta?
Sì, spesso, ma nonostante abbia recitato in Camera caffè, ammetto che non bevo il caffè! Tuttavia, amo il bar inteso come luogo d’incontro del quartiere di città o del paese. Senza contare che per un’americana, passare qualche ora in un bar italiano è un’esperienza culturale, di conoscenza dell’umanità.

Un aneddoto legato al bar?
Ne avrei decine… Ma credo che quasi nessuno sappia che l’idraulico e l’elettricista io li cerco sempre al bar sotto casa. Con ottimi risultati, devo dirvi!

domenica 26 febbraio 2017/Author: MIXERPLANET/Number of views (4098)/Comments (0)/
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Olio Capitale 2017, tutta Trieste si veste d’olio

Tutto pronto a Trieste per l’undicesima edizione di Olio Capitale: la kermesse, l’unica dedicata agli oli extraergine tipici e di qualità, si svolgerà negli spazi della Stazione Marittima della città dal 3 al 7 marzo. Sono attesi centinaia di espositori provenienti sia dall’Italia sia dall’estero. Tre i focus principali della manifestazione: aumentare i consumi attraverso una maggiore consapevolezza del consumatore finale; promuovere le occasioni di contatto tra la ristorazione professionale, distribuzione specializzata e produttori; favorire le esportazioni. E’ previsto anche  un ricco calendario di eventi collaterali, con approfondimenti tecnici dedicati ai produttori, ma caratterizzato anche dalle lezioni della Scuola di cucina di Olio Capitale, dalle degustazioni guidate e dai mini-corsi di assaggio. Anche l’intera città di Trieste si vestirà di olio. In occasione Olio Capitale, circa 100 esercizi commerciali del centro storico allestiranno le proprie vetrine a tema. I commercianti della città hanno, infatti, risposto con grande entusiasmo a Olio Capitale Shopping: dal 25 febbraio e per tutta la durata della fiera, i negozi presenteranno vetrine a tema impreziosite da allestimenti dedicati al mondo dell’olio e dell’olivo e contrassegnate da vetrofanie e locandine che segnalano la Fiera. Una iniziativa che nasce con lo scopo di coinvolgere la città nella realizzazione dell’evento dedicato all’olio e per promuovere la partecipazione dei cittadini alla Fiera. Infatti, tutti coloro che dal 25 febbraio al 7 marzo faranno acquisti negli esercizi commerciali convenzionati e aderenti al circuito, avranno diritto a biglietti ridotti di ingresso alla Fiera.

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Duca di Salaparuta e Florio: due proposte per Pasqua

Se state pensando al menù per Pasqua e Pasquetta, i vini Duca di Salaparuta e Florio renderanno davvero perfette le vostre tavole e i cesti da pic-nic per la tradizionale gita fuori porta.

grecaleLa raffinata freschezza di Colomba Platino si abbinerà infatti perfettamente alle soffici torte di verdura, ai fritti croccanti e alle gustose insalate di mare, anche se la Pasqua è soprattutto dolce…

Dalla classica Colomba Pasquale alle raffinate uova di cioccolato, i dolci della tradizione saranno resi ancora più speciali dal gusto morbido e pieno delle uve Moscato Bianco e Zibibbo di Grecale.

Vini per scoprire nuovi modi di assaporare il gusto della Pasqua.

www.duca.it

domenica 26 febbraio 2017/Author: MIXERPLANET/Number of views (3540)/Comments (0)/
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VinNatur: a Villa Favorita 170 produttori “naturali” da 9 paesi 

Dall’8 al 10 aprile a Villa da Porto – detta “La Favorita” – di Sarego, vicino Vicenza,  torna l’appuntamento con Villa Favorita, la manifestazione dell’associazione viticoltori naturali VinNatur. La quattordicesima edizione, la prima dopo l’approvazione nel luglio scorso del Disciplinare di produzione del vino VinNatur, radunerà 170 produttori (20 in più rispetto al 2016) provenienti da nove nazioni diverse: Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Austria, Germania, Repubblica Ceca, Slovacchia e Slovenia. La partecipazione è riservata ai soli soci VinNatur, che producono vino naturale nel pieno rispetto del territorio, della vite e dei cicli naturali.

vinnatur-locandina

Durante la tre giorni i visitatori potranno assaggiare e acquistare il vino proposto dalle cantine espositrici, mentre agli operatori del settore sarà data la possibilità di degustare i vini nella Tasting Room a loro riservata.Oltre ai banchi d’assaggio, la villa e il suo parco ospiteranno anche quest’anno alcuni produttori di eccellenze gastronomiche italiane e un servizio di ristorazione curato ancora una volta dallo chef Cosimo Bicchierri, del ristorante biologico Erbecedario di Badia Calavena (VR).

La manifestazione sarà aperta dalle 10 alle 18 e il costo del biglietto d’ingresso sarà di 25 euro al giorno, che daranno diritto al calice da degustazione e al catalogo degli espositori. Per chi arriva in treno è prevista una navetta  dalla stazione di Montebello Vicentino (VI) fino a villa La Favorita e ritorno.

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La responsabilità sociale del Prosecco Doc diventa impegno ambientale

Da tempo il dibatto sulla sostenibilità nelle sue diverse accezioni è divenuto tema imprescindibile per l’agricoltura a tutti i livelli, da quello locale a quello internazionale, dal mondo della produzione a quello dei consumatori. Ciò che ne consegue è la necessità di adottare politiche chiare, coerenti e soprattutto praticabili non solo dal punto di vista tecnico ma anche economico e culturale.

La speranza degli operatori del settore è quella di giungere nel più breve tempo possibile a una certificazione che attesti dapprima la sostenibilità del prodotto, quindi dell’intera denominazione Prosecco. Ciò avverrà mediante un sistema di gestione che non si limiti alle buone pratiche agricole (comprendendo anche il biologico e la lotta integrata) ma includa anche le buone pratiche socio-economiche. Si tratta di un modello capace di favorire il confronto con le comunità locali, al fine di promuovere e far meglio comprendere l’importanza delle operazioni di sostenibilità, adottate in un’ottica di miglioramento continuo.

“Sulla base di questo presupposto, consapevole dello sforzo che il sistema produttivo del Prosecco sarà chiamato ad affrontare – dice il presidente del Consorzio Prosecco Doc Stefano Zanette – comunico che con la pubblicazione del nuovo ‘Vademecum viticolo 2017’ andremo a eliminare le principali molecole oggetto di dibattito: Glifosate, Folpet e Mancozeb. Queste, ancorché ammesse dalla normativa vigente, sembrano essere diventate fonte di preoccupazione sia per le popolazioni residenti che per i consumatori. Mi impegno affinché il divieto all’utilizzo di questi principi attivi risulti cogente, ovvero obbligatorio per tutti i produttori della nostra Denominazione”.

Ci si è infatti resi conto che l’immaginario è importante quanto il reale; “di fronte al disagio di una comunità alla quale apparteniamo – sottolinea il Consorzio Prosecco Doc in una nota – ci spetta far sì che la gente sia orgogliosa e felice di vivere nelle terre del Prosecco, facendoci carico anche di quell’esiguo 3% della popolazione che, sulla base di una recente ricerca, vedono nella viticoltura una minaccia più che un’opportunità”.

sabato 25 febbraio 2017/Author: MIXERPLANET/Number of views (4298)/Comments (0)/
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