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News di settore - da Indexfood.it

Food Innovation Global Mission in Giappone per la prima tappa in Asia

Dopo l’Europa, tra Italia e Olanda, e le due coste americane con New York, Boston e San Francisco, la delegazione internazionale della Food Innovation Global Mission (FIGM), il tour mondiale dei 14 studenti del master di II livello Food Innovation Program (FIP), arriva in Giappone, la prima destinazione in Asia, a cui seguiranno Corea, Cina e infine Singapore come ultima meta che a precedere il rientro in Italia previsto per metà marzo.

Ad accogliere la Mission, una volta sbarcata a Osaka, il console generale Marco Lombardi, che ha sottolineato i legami storicamente forti tra Giappone e Italia, in particolare l’interesse da parte del mercato del Sol Levante per l’enogastronomia italiana, a partire da prodotti cult come vino e olio d’oliva. Tradizioni centenarie nostrane che si vanno ad affiancare ad altre tipiche giapponesi come il sushi o il ramen, studiati, analizzati e gustati come veri e propri food rituals, ma anche food icons grazie ai partner locali, accademici e non che hanno accompagnato gli studenti in questo viaggio del gusto al di là dei giudizi preconfezionati e soprattutto degli stereotipi che riguardano questi prodotti e il modo di assaporarli. Nel testare l’autenticità di questi cibi fondamentale è stato anche immergersi nell’atmosfera locale e scoprire i luoghi in cui essi vengono fruiti, in un’immagine lontana dai sushi bar milanesi e calata a pieno nella realtà di questo straordinario paese. Tra questi luoghi d’eccezione il mercato Nishiki a Kyoto, ideale per un “vero” assaggio di sushi e sashimi, alla scoperta delle infinite varietà di pesci disponibili, ma anche occasione per scoprire come viene preparato il okonomiyaki, la “pizza giapponese”, una base simile al pancake americano con un impasto a base di verza, acqua, farina e uova, da condire con farciture a piacere. E ancora ramen e soba, paste calde in brodo simili a spaghetti, tante volte rappresentate nel mondo dell’animazione e del cinema d’ispirazione giapponese.

Dopo Osaka, seconda città del Giappone a essere oggetto di studio per la Food Innovation Global Mission è stata Kyoto, un’esperienza all’insegna dello scambio continuo tra innovazione, ricerca e sperimentazione. Al Kyoto Institute of Technology si è svolto il primo Food Innovation Workshop guidato dal direttore accademico del master e docente presso il dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria presso l’Università di Modena e Reggio Emilia Matteo Vignoli che ha stimolato gli studenti a partire dalle tecniche di design thinking, processo manageriale sviluppato all’università di Standford che coinvolge l’utente finale e sprigiona la creatività individuando obiettivi e passando attraverso la prototipazione e la sperimentazione della soluzione proposta. Gli studenti, affiancati da esperti internazionali, si sono misurati alla ricerca di nuove soluzioni per migliorare prodotti, servizi e brand, sia all’interno del territorio giapponese che all’estero di due aziende locali coinvolte nel workshop: la Obubu Tea Farm e Okaki Ohmi Beef Company, entrambe visitate da tutti gli studenti.

Obubu Tea Farmgiovedì 23 febbraio 2017/Author: MIXERPLANET/Number of views (3091)/Comments (0)/
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Annata eccellente per il vino piemontese

Buone notizie per il vino piemontese. La vendemmia 2016 – si legge su Torino Oggi – merita un 110 e lode, così com’era già accaduto per il 2015. “L’annata è stata eccellente: su questo nessun dubbio – dice Giulio Porzio, presidente di Vignaioli Piemontesi, associazione cui aderiscono 37 delle 40 cantine cooperative piemontesi, cui va ascritto il 30% della produzione vitivinicola della Regione-, ma serve più sostenibilità in vigna: ecologica ed economica. Sostenibilità che permetterà a un giovane di avere un futuro su queste colline. Servono però strategie nuove e condivise”.

Questi – riporta sempre Torino Oggi -, i dati della vendemmia 2016: è stata una annata caldissima, con scarse precipitazioni e uve perfettamente sane e mature. Tra i vigneti del Piemonte, la produzione di vino è di 2,5 milioni di ettolitri, (+ 3,3% sul 2015). In Italia si stima una produzione di circa 51,5 milioni di ettolitri (+2% sul 2015). Una vendemmia di alta qualità per il Piemonte; infatti dalle analisi e valutazioni svolte tutti i vitigni sono collocati nella vetta della classifica, ovvero le 5 stelle dell’eccellenza a Arneis, Barbera, Brachetto, Nebbiolo e Ruché. Gli altri vitigni stanno nella sfera dell’ottimo, con 4 stelle.

giovedì 23 febbraio 2017/Author: MIXERPLANET/Number of views (3164)/Comments (0)/
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Al via Celebrity Masterchef, in gara 12 vip appassionati di cucina

Il cooking show culinario più amato della TV arriva per la prima volta in Italia con un nuovo, imperdibile spin-off: Celebrity Masterchef, in onda in esclusiva su Sky Uno HD dal 16 marzo ogni giovedì alle 21.10 prodotto da Endemol Shine Italy.

A contendersi il titolo di Celebrity MasterChef italiano non saranno i cuochi amatoriali più temerari della penisola, ma 12 personaggi del mondo dello sport, dello spettacolo e del giornalismo, che hanno in comune la passione per la cucina e talento ai fornelli. Ognuno dei protagonisti ha una storia che lo lega alla cucina e alla propria tradizione culinaria, ma come sempre dovranno dimostrare talento, creatività e molta tenacia per stupire la temutissima giuria – nell’inedita formazione a tre composta da Bruno Barbieri, Joe Bastianich e Antonino Cannavacciuolo.

Il cast di Celebrity MasterChef vedrà schierati nella celeberrima cucina della MasterClass: il cantante Alex Britti, l’astrologo Antonio Capitani, l’attrice e produttrice Maria Grazia Cucinotta, la presentatrice Roberta Capua, l’ex Iena e conduttrice tv Elena Di Cioccio, la protagonista della serie “I delitti del Barlume” Enrica Guidi, il giornalista, voce del tennis targato Sky Sport, prestato a “Edicola Fiore” Stefano Meloccaro, il campione mondiale di nuoto Filippo Magnini, la produttrice discografica e mattatrice dello “Xtra Factor” Mara Maionchi, il rapper Nesli, la speaker radiofonica e conduttrice Marisa Passera e l’attrice turca icona del regista Ferzan Özpetek Serra Yilmaz.

Dai volti del grande e piccolo schermo, ai campioni dello sport fino alle voci radiofoniche, tutti i concorrenti dovranno affrontare la stessa pressione e le stesse sfide degli aspiranti MasterChef. Nessuno “sconto” o differenza nelle prove rispetto alle versioni classiche del format, così come resta invariato il meccanismo di eliminazione e la severità e imparzialità di Bruno Barbieri, Joe Bastianich e Antonino Cannavacciuolo, intenzionati più che mai a giudicare unicamente i piatti realizzati.

I 12 vip infatti si dovranno confrontare con le prove “classiche” di MasterChef – Mystery Box, Invention Test, il temutissimo Pressure Test e le prove in esterna – e dimostrare ai 3 giudici di possedere talento, creatività, tecnica, conoscenza degli ingredienti e delle tradizioni gastronomiche. Sono questi gli ingredienti da mettere in campo per tentare di conquistare il titolo di primo Celebrity MasterChef Italiano. In palio per il vincitore, 100mila euro da destinare in beneficienza.

L’impegno di MasterChef nel ridurre allo zero gli sprechi prosegue anche in questa special edition. I concorrenti sin da subito troveranno a disposizione la doggy bag tagata MasterChef per riutilizzare gli scarti della prova e per ribadire il messaggio che ogni singola parte degli alimenti può essere riutilizzata per creare nuove ricette.

Celebrity MasterChef è in onda in esclusiva su Sky Uno HD a partire dal 16 marzo ogni giovedì alle 21.15 ed è composta da 8 episodi, programmati in 4 serate in prime time.

Oltre alla visione “lineare” su Sky Uno HD, Celebrity MasterChef sarà visibile su on demand e in mobilità grazie a Sky Go. Il cooking show è disponibile anche su Now TV.

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Duca di Salaparuta: tre vini Florio per festeggiare il carnevale

Florio propone la sua selezione vini per abbinamenti perfetti con i dolci di Carnevale. Ogni regione italiana ha le sue preparazioni tipiche e se è vero che “a Carnevale ogni dolce vale”, non si può dire lo stesso del vino… Occorre, infatti, scegliere i calici adatti a esaltare il gusto di ciascuna prelibatezza culinaria.

Per vivere un momento spensierato, Duca di Salaparuta ha selezionato tre vini, espressione dell’artigianalità delle Cantine Florio, in abbinamento alle bontà che solitamente si preparano in questa occasione:
Ambar è l’accompagnamento ideale delle castagnole, le frittelle dolci dal cuore soffice, chiamate così perché la loro forma ricorda vagamente quella di una castagna. Il profumo della scorza di limone presente nell’impasto si sposa con il sapore pieno e morbido del Moscato dal colore oro con lievi riflessi di ambra.
Targa Riserva 1840 è un marsala elegante, perfetto per i ravioli dolci di Carnevale, golose tentazioni ripiene di confettura; ottimo anche in abbinamento alle famosissime chiacchiere, croccanti sfoglie ricoperte di zucchero a velo diffuse in tutta Italia. Il vino, caldo e morbido come il velluto, accarezza la fragranza di questi dessert, in un delicato gioco di equilibrio.
Zighidì, il Passito liquoroso dell’Isola di Pantelleria, è adatto ad avvolgere con i suoi aromi provenienti dal cuore del Mediterraneo la cicerchiata, una specialità fatta di palline di pasta a base di farina, uova, zucchero e burro/olio legate col miele, che hanno la forma dei semi di cicerchia. Un’esplosione di gusto per gli “sweet addict”.

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Fior di Torrone Scalenghe, il torrone amico delle api

Un torrone morbido fatto solo con ingredienti biologici: nocciola tonda gentile trilobata, zucchero, albume e miele d’acacia italiano. È “Fior di Torrone”, l’ultimo nato in casa Scalenghe, un torrone amico della natura e in particolare delle api.

La bontà non sta solo nella qualità delle materie prime e nella sapienza artigianale di Scalenghe – tre generazioni e oltre mezzo secolo di pasticceria – ma anche nell’innovativo packaging del prodotto. La confezione di Fior di Torrone è fatta interamente di carta paglia riciclata prodotta con tecnologie a basso impatto ambientale e racchiude in sé uno speciale messaggio di sostenibilità: piantando in vaso l’etichetta in pochi giorni nasceranno dei fiori su cui potranno posarsi le api.

Fior di Torrone – A Flower for a Bee sarà presentato e si potrà degustare in anteprima il 24 febbraio all’evento “L’ora del Vermouth e del cacao a Torino- Incontro con i Maestri” (alle 19,30 al piano nobile di Palazzo Birago, sede della Camera di commercio di Torino, in via Carlo Alberto 16).

www.torronescalenghe.it

giovedì 23 febbraio 2017/Author: MIXERPLANET/Number of views (2883)/Comments (0)/
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