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News di settore - da Indexfood.it

Goppion, il caffè che fa scuola

Goppion Caffè fa scuola: da marzo a dicembre presenta un programma di formazione aperto a baristi e professionisti del settore. A scuola da chi il caffè lo fa ogni giorno, in Italia e nel mondo. Per farlo, la torrefazione trevigiana ha messo in campo quattordici incontri dal 1 marzo al 13 dicembre 2017. Si parlerà di botanica e miscele, di estrazioni e infusioni a filtro, di latte art e cappuccino, di aspetti nutrizionali. Luogo degli incontri sarà proprio la sede dell’azienda in via Terraglio 48 a Preganziol (Treviso).

Gli incontri della Goppion Scuola di Caffè sono suddivisi tra livello teorico e pratico, tra base e avanzato. Si comincia mercoledì primo marzo con “Il mondo del caffè”, corso teorico di base a cura del barman e professionista Denis Dzekulic. Dalle 14:30 alle 18 i temi affrontati sono: nozioni di botanica, la torrefazione con visita al ciclo di tostatura, assaggio dlle miscele le basi sulle estrazioni del caffè. Lo stesso incontro sarà replicato il 13 settembre 2017.

goppion1Mercoledì 8 marzo 2017 (con replica il 20 settembre) è la volta del corso pratico avanzato primo livello “La caffetteria di successo”. Corso a cura del Barman e Capobarman Aibes Italia e Ubsm S. Marin Stelvio Coscia dalle 14:30 alle 19 per approfondire il mondo del barista. Si parlerà di estrazione del caffè, delle attrezzature del bar (orziera, cioccolatiera, macchina per il caffè in filtro), di espresso e cappuccino con laboratorio pratico. Mercoledì 15 marzo (con replica l’11 ottobre) dalle 14:30 alle 19 tocca al corso pratico avanzato primo livello “Fare creatività al bar con il caffè e altri ingredienti”.

Ancora Stelvio Coscia per un approfondimento sul servizio e la presentazione in caffetteria: gli ingredienti per il caffè, quali bicchieri o tazze, servizio e mise en place, listino di servizio. Mercoledì 12 aprile (replica il 18 ottobre) un altro corso pratico avanzato primo livello: “La caffetteria alternativa. Le estrazioni del caffè con i sistemi a filtro” con Davide Cobelli, Coordinatore Italiano della Formazione SCAE. Dalle 14:30 alle 19 al centro dell’incontro i nuovi sapori del caffè estratti con sistemi a filtro, oltre l’Espresso. Mercoledì 17 maggio dalle 14:30 alle 19 (replica il 15 novembre) in programma il corso pratico avanzato secondo livello “Il cappuccino e la crema di latte” con Stelvio Coscia. Tema è il Cappuccino e i segreti per farlo perfetto.

logo_altaAltro corso pratico avanzato di secondo livello con Davide Cobelli venerdì 9 giugno (replica mercoledì 13 dicembre) su “Latte Art”. Come fare arte al bar e i disegni base per rendere bello il cappuccino. Infine due momenti di formazione relativa la nutrizione e l’igiene sanitaria con la Dottoressa nutrizionista Annamaria Gam

venerdì 24 febbraio 2017/Author: MIXERPLANET/Number of views (3887)/Comments (0)/
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Ai Campionati della Cucina Italiana FIC vince lo spirito di squadra

Per quattro giorni gli iscritti alla FIC Federazione Italiana Cuochi, la realtà associativa professionale legata al food più importante sul territorio nazionale, hanno condiviso lavoro, passione, sacrificio, emozioni, impegno, gioia, conquiste e crescita ai Campionati della Cucina Italiana che si sono svolti a Rimini nell’ambito di Beer Attraction, la fiera internazionale dedicata alle specialità birrarie, birre artigianali, food e tecnologie ospitata da IEG Italian Exhibition Group – Fiera di Rimini.

Grande la soddisfazione del presidente FIC Rocco Pozzulo, di tutti i vertici e degli organizzatori. In quattro giorni (dal 18 al 21 febbraio) le competizioni del Campionato sono state il volano attorno al quale sono ruotate numerose occasioni di crescita professionale e di momenti per consolidare amicizie e fare nuove conoscenze. Cooking show, lezioni di cucina, colloqui con produttori e sponsor, tasting di prodotti con un angolo dedicato alla formazione e un corso per giudici dell’associazione WorldChefs, hanno offerto spunti di lavoro concreti, mentre il fatto di poter condividere la presenza in fiera, di assistere al lavoro dei colleghi e di trascorrere i momenti di pausa parlando, confrontandosi ma anche ridendo e facendo il tifo, ha accresciuto lo spirito di squadra che deve essere alla base di ogni gruppo e associazione.

img_20170218_124747Le giornate dell’evento che è stato l’attrattiva principale della manifestazione riminese si sono svolte in questo modo: sveglia all’alba e di corsa in fiera per avviare le cucine professionali e iniziare il lavoro delle squadre e dei concorrenti, briefing organizzativi dei giudici di gara con avvio di tutta la “macchina” organizzativa che ha preparato schede, premi e riconoscimenti, grande lavoro di apparecchiatura e “mise en place” nel Ristorante delle Regioni, un palco animato per l’intera giornata dagli show e, nel retro, una cucina in attività per i pasti degli operatori, in contemporanea l’allestimento continuo dei tavoli di esibizione dei lavori di cucina e pasticceria artistica, mentre in albergo venivano preparati i piatti per il momento della cena, in un ristorante intero che per tutto il periodo è stato Casa FIC, il luogo dell’incontro dopo la giornata in fiera e la lunga serie delle premiazioni del giorno.

Un’esperienza da vivere e condividere che ogni anno raccoglie sempre più adesioni. Un’associazione, la FIC, in continua crescita, sia nei contenuti che nei numeri, un comparto che muove l’economia dell’Italia e che deve farsi sempre più ascoltare dalle istituzioni delle quali spesso copre le carenze. Complimenti quindi, a chi ha vinto, a chi ha partecipato, a chi ha seguito da casa, a chi c’era, a chi avrebbe voluto esserci e a chi ci sarà sicuramente alla prossima occasione, perché a tutti quanti è riconosciuta una grande importanza al valore della squa

giovedì 23 febbraio 2017/Author: MIXERPLANET/Number of views (3132)/Comments (0)/
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Food Innovation Global Mission in Giappone per la prima tappa in Asia

Dopo l’Europa, tra Italia e Olanda, e le due coste americane con New York, Boston e San Francisco, la delegazione internazionale della Food Innovation Global Mission (FIGM), il tour mondiale dei 14 studenti del master di II livello Food Innovation Program (FIP), arriva in Giappone, la prima destinazione in Asia, a cui seguiranno Corea, Cina e infine Singapore come ultima meta che a precedere il rientro in Italia previsto per metà marzo.

Ad accogliere la Mission, una volta sbarcata a Osaka, il console generale Marco Lombardi, che ha sottolineato i legami storicamente forti tra Giappone e Italia, in particolare l’interesse da parte del mercato del Sol Levante per l’enogastronomia italiana, a partire da prodotti cult come vino e olio d’oliva. Tradizioni centenarie nostrane che si vanno ad affiancare ad altre tipiche giapponesi come il sushi o il ramen, studiati, analizzati e gustati come veri e propri food rituals, ma anche food icons grazie ai partner locali, accademici e non che hanno accompagnato gli studenti in questo viaggio del gusto al di là dei giudizi preconfezionati e soprattutto degli stereotipi che riguardano questi prodotti e il modo di assaporarli. Nel testare l’autenticità di questi cibi fondamentale è stato anche immergersi nell’atmosfera locale e scoprire i luoghi in cui essi vengono fruiti, in un’immagine lontana dai sushi bar milanesi e calata a pieno nella realtà di questo straordinario paese. Tra questi luoghi d’eccezione il mercato Nishiki a Kyoto, ideale per un “vero” assaggio di sushi e sashimi, alla scoperta delle infinite varietà di pesci disponibili, ma anche occasione per scoprire come viene preparato il okonomiyaki, la “pizza giapponese”, una base simile al pancake americano con un impasto a base di verza, acqua, farina e uova, da condire con farciture a piacere. E ancora ramen e soba, paste calde in brodo simili a spaghetti, tante volte rappresentate nel mondo dell’animazione e del cinema d’ispirazione giapponese.

Dopo Osaka, seconda città del Giappone a essere oggetto di studio per la Food Innovation Global Mission è stata Kyoto, un’esperienza all’insegna dello scambio continuo tra innovazione, ricerca e sperimentazione. Al Kyoto Institute of Technology si è svolto il primo Food Innovation Workshop guidato dal direttore accademico del master e docente presso il dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria presso l’Università di Modena e Reggio Emilia Matteo Vignoli che ha stimolato gli studenti a partire dalle tecniche di design thinking, processo manageriale sviluppato all’università di Standford che coinvolge l’utente finale e sprigiona la creatività individuando obiettivi e passando attraverso la prototipazione e la sperimentazione della soluzione proposta. Gli studenti, affiancati da esperti internazionali, si sono misurati alla ricerca di nuove soluzioni per migliorare prodotti, servizi e brand, sia all’interno del territorio giapponese che all’estero di due aziende locali coinvolte nel workshop: la Obubu Tea Farm e Okaki Ohmi Beef Company, entrambe visitate da tutti gli studenti.

Obubu Tea Farmgiovedì 23 febbraio 2017/Author: MIXERPLANET/Number of views (3091)/Comments (0)/
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Annata eccellente per il vino piemontese

Buone notizie per il vino piemontese. La vendemmia 2016 – si legge su Torino Oggi – merita un 110 e lode, così com’era già accaduto per il 2015. “L’annata è stata eccellente: su questo nessun dubbio – dice Giulio Porzio, presidente di Vignaioli Piemontesi, associazione cui aderiscono 37 delle 40 cantine cooperative piemontesi, cui va ascritto il 30% della produzione vitivinicola della Regione-, ma serve più sostenibilità in vigna: ecologica ed economica. Sostenibilità che permetterà a un giovane di avere un futuro su queste colline. Servono però strategie nuove e condivise”.

Questi – riporta sempre Torino Oggi -, i dati della vendemmia 2016: è stata una annata caldissima, con scarse precipitazioni e uve perfettamente sane e mature. Tra i vigneti del Piemonte, la produzione di vino è di 2,5 milioni di ettolitri, (+ 3,3% sul 2015). In Italia si stima una produzione di circa 51,5 milioni di ettolitri (+2% sul 2015). Una vendemmia di alta qualità per il Piemonte; infatti dalle analisi e valutazioni svolte tutti i vitigni sono collocati nella vetta della classifica, ovvero le 5 stelle dell’eccellenza a Arneis, Barbera, Brachetto, Nebbiolo e Ruché. Gli altri vitigni stanno nella sfera dell’ottimo, con 4 stelle.

giovedì 23 febbraio 2017/Author: MIXERPLANET/Number of views (3164)/Comments (0)/
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Al via Celebrity Masterchef, in gara 12 vip appassionati di cucina

Il cooking show culinario più amato della TV arriva per la prima volta in Italia con un nuovo, imperdibile spin-off: Celebrity Masterchef, in onda in esclusiva su Sky Uno HD dal 16 marzo ogni giovedì alle 21.10 prodotto da Endemol Shine Italy.

A contendersi il titolo di Celebrity MasterChef italiano non saranno i cuochi amatoriali più temerari della penisola, ma 12 personaggi del mondo dello sport, dello spettacolo e del giornalismo, che hanno in comune la passione per la cucina e talento ai fornelli. Ognuno dei protagonisti ha una storia che lo lega alla cucina e alla propria tradizione culinaria, ma come sempre dovranno dimostrare talento, creatività e molta tenacia per stupire la temutissima giuria – nell’inedita formazione a tre composta da Bruno Barbieri, Joe Bastianich e Antonino Cannavacciuolo.

Il cast di Celebrity MasterChef vedrà schierati nella celeberrima cucina della MasterClass: il cantante Alex Britti, l’astrologo Antonio Capitani, l’attrice e produttrice Maria Grazia Cucinotta, la presentatrice Roberta Capua, l’ex Iena e conduttrice tv Elena Di Cioccio, la protagonista della serie “I delitti del Barlume” Enrica Guidi, il giornalista, voce del tennis targato Sky Sport, prestato a “Edicola Fiore” Stefano Meloccaro, il campione mondiale di nuoto Filippo Magnini, la produttrice discografica e mattatrice dello “Xtra Factor” Mara Maionchi, il rapper Nesli, la speaker radiofonica e conduttrice Marisa Passera e l’attrice turca icona del regista Ferzan Özpetek Serra Yilmaz.

Dai volti del grande e piccolo schermo, ai campioni dello sport fino alle voci radiofoniche, tutti i concorrenti dovranno affrontare la stessa pressione e le stesse sfide degli aspiranti MasterChef. Nessuno “sconto” o differenza nelle prove rispetto alle versioni classiche del format, così come resta invariato il meccanismo di eliminazione e la severità e imparzialità di Bruno Barbieri, Joe Bastianich e Antonino Cannavacciuolo, intenzionati più che mai a giudicare unicamente i piatti realizzati.

I 12 vip infatti si dovranno confrontare con le prove “classiche” di MasterChef – Mystery Box, Invention Test, il temutissimo Pressure Test e le prove in esterna – e dimostrare ai 3 giudici di possedere talento, creatività, tecnica, conoscenza degli ingredienti e delle tradizioni gastronomiche. Sono questi gli ingredienti da mettere in campo per tentare di conquistare il titolo di primo Celebrity MasterChef Italiano. In palio per il vincitore, 100mila euro da destinare in beneficienza.

L’impegno di MasterChef nel ridurre allo zero gli sprechi prosegue anche in questa special edition. I concorrenti sin da subito troveranno a disposizione la doggy bag tagata MasterChef per riutilizzare gli scarti della prova e per ribadire il messaggio che ogni singola parte degli alimenti può essere riutilizzata per creare nuove ricette.

Celebrity MasterChef è in onda in esclusiva su Sky Uno HD a partire dal 16 marzo ogni giovedì alle 21.15 ed è composta da 8 episodi, programmati in 4 serate in prime time.

Oltre alla visione “lineare” su Sky Uno HD, Celebrity MasterChef sarà visibile su on demand e in mobilità grazie a Sky Go. Il cooking show è disponibile anche su Now TV.

giovedì 23 febbraio 2017/Author: MIXERPLANET/Number of views (3153)/Comments (0)/
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