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News Dolcitalia

21

feb

2017

Peroni Senza Glutine sul podio del World Gluten Free Beer Award

Author: MIXERPLANET

Nell’ambito della seconda manifestazione “Beer Attraction” di Rimini – la fiera internazionale dedicata alle specialità birrarie, alle birre artigianali e all’innovazione nel settore food&beverage – si è tenuta la quarta edizione del “World Gluten Free Beer Award” (WGFBA 2017) che ha visto salire sul podio Peroni Senza Glutine, classificata prima tra le lager della sua categoria. La giura del WGFBA 2017 ha infatti assegnato il secondo premio a livello mondiale alla gluten free della Famiglia Peroni nella categoria A, ossia rivolta alle birre a bassa e alta fermentazione e a bassa gradazione alcolica (<5,5%).

A ritirare il premio Giovanni Battista Morlino, Brewing Manager di Birra Peroni, che ha dichiarato: “Siamo davvero felici per questo risultato e ringraziamo tutti coloro che hanno contribuito al successo di questa birra. Ogni passo del processo produttivo di Peroni Senza Glutine è rigoroso, per garantire un contenuto di glutine inferiore a 10ppm e mantenere il gusto rotondo e bilanciato della birra che, da 170 anni, accompagna le tavole italiane. Perfetta per chi deve rinunciare al glutine ma non al gusto di una buona birra in compagnia”.

La Gluten Free di Birra Peroni si conferma quindi la prima birra italiana senza glutine, non solo in termini di gusto, come certificato da questo importante premio, ma anche in termini di quota di mercato. Infatti, anche nel 2016, si è attestata leader nel mercato delle birre senza glutine in Italia (certificazione IRI).

www.birraperoni.it

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20

feb

2017

Il bar? I clienti lo vogliono così

Author: MIXERPLANET

Dopo anni difficili dovuti alla crisi, i consumi fuori casa sembrano avere ripreso a crescere, seppure a ritmo ancora lento. Ma quali sono i format che performano meglio? E ancora, che cosa cercano i clienti in un locale? A fornire qualche risposta sul tema – utile per orientarsi in un mercato sempre più competitivo – sono le evidenze emerse dal monitoraggio di The NPD Group, che ha scattato la fotografia del canale aggiornata al primo trimestre del 2016 confrontandola con gli anni precedenti.

I DRIVER DELLA SCELTA

Dall’analisi emerge innanzitutto che a guidare i consumatori nella scelta di un bar si conferma il binomio “tempo & co­modità”, indicato da quasi il 40% del campione intervistato. Ma, va detto, si tratta di un dato in netta decrescita, che si distacca di ben 6 punti percentuali rispetto a quello registrato nel 2011. Rilevante è poi il tema della consuetudine. Lo conferma il fatto che 3 italiani su 10 affermano di frequen­tare un locale regolarmente. Anche in questo caso, però, i

valore è in calo: nel 2011 sfiorava infatti la soglia del 38%. Per contro, si assiste a una significativa crescita dell’importanza attribuita alla capacità dei locali di garantire qualità e assor­timento dell’offerta alimentare: solo 5 anni fa questo driver era determinante per il 12,3% degli avventori, oggi influisce sul 15,7% dei clienti. Del resto, a spingere verso i consumi fuori casa – dicono sempre i dati di The NPD Group – sono soprattutto motivazioni di carattere edonistico, condivise dal 37% del campione. Stando ai numeri, insomma, il cliente pone sempre più l’accento sull’aspetto esperienziale. E qui ben si inserisce la crescita della richiesta di qualità. Perde per contro terreno il tema funzionale: gli impegni lavorativi che nel 2011 costituivano una ragione per frequentare un locale per il 31% degli intervistati, nel 2016 sono indicati soltanto dal 26,3% del campione.

LE TIPOLOGIE

Il monitoraggio di The NPD Group ha poi indagato le perfor­mance in funzione dei principali format proposti dal canale.

E ne è emerso che, con 780 milioni di visite registrate nell’anno mobile terminante a marzo 2016, il modello tradizionale – rappresentato da bar, caffetterie e sa­le da the – recita largamente la parte del leone. Un posizionamento reso peraltro ancora più forte dall’an­damento sostanzialmente stabile (+0,4%) registrato rispetto al 2015.

Positivo è anche il risultato ottenuto dalle tavole calde che, grazie a 147 milioni di visite, nel primo quarter del 2016 hanno messo a segno una progressione dello 0,5% rispetto allo stesso periodo del 2015.

L’incremento più rilevante è quello ottenuto da snack bar e tavole fredde che, spinte da 90 milioni di visite, sono state protagoniste di un +0,7%. Un evidente se­gnale che la crescita non è necessariamente legata al momento della colazione, ovvero alla fascia che resta largamente la più importante in termini di visite.

LE FASCE ORARIE

La mattina continua, infatti, a rappresentare il mo­mento di maggiore afflusso per i bar: i dati dicono che nell’anno terminante a marzo 2016 cappuccino & cornetto hanno inciso per quasi il 73% sul totale delle visite del canale. E non è tutto, perché questo primato si è rafforzato nell’ultimo biennio, guadagnando il 2,2% nel solo raffronto tra gli ultimi due valori registrati.

In deciso progresso è poi il momento del pranzo, che avanza dell’8,8% nel confronto con il 2015. Più in difficoltà si mostrano, invece, le occasioni di consumo legate al pomeriggio (-10,5%) e quelle relative all’ulti­ma parte della giornata: apertivi, cene e after dinner segnano il passo, cedendo il 5,3%.

I DIVERSI TARGET

Non c’è comunque troppo da preoccuparsi, perché in prospettiva

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20

feb

2017

La nuova linea Finger Food firmata Goldplast

Author: MIXERPLANET

GOLDPLAST, azienda italiana specializzata nella ideazione, produzione e commercializzazione di articoli per la tavola di alta qualità, inizia il 2017 lanciando sul mercato la nuova linea di prodotti per finger food Wild & Free, con un nuovo ed accattivante design ispirato alle forme della natura.

Dalla moda all’interior design, gli elementi naturali rappresentano il trend che si è imposto per lo stile del 2017. GOLDPLAST, sempre attenta alle tendenze e alle influenze del mercato, ha pensato ad una linea ispirata proprio a questo mondo, interpretando in modo semplice e pulito le forme di fiori e foglie e i disegni che il vento crea su acqua e prati.

Dallo studio di questi movimenti e di queste geometrie, nasce la linea Wild & Free, che propone una gamma di coppette e piattini dal design impattante che esprime la freschezza e la gioia tipiche dei paesaggi naturali, ma anche il loro aspetto più inusuale e originale.
I prodotti della linea sono realizzati in polistirolo (PS), tutti BPA free e riciclabili al 100%. Il materiale di qualità superiore offre la massima praticità: le diverse preparazioni possono essere realizzate, conservate e servite direttamente, per essere presentate e consumate soddisfacendo il gusto del palato ma anche della migliore estetica.

La linea Wild & free si inserisce all’interno della proposta FINGERFOOD di GOLDPLAST, una gamma di prodotti monouso pensati appositamente per le preparazioni finger food dolci e salati distribuita nei canali Catering, Ingrosso specializzato, Party / Entertainment, Grande Distribuzione Organizzata. La gamma comprende prodotti caratterizzati da un forte impatto estetico e destinati sia ai settori della pasticceria e gelateria, sia al mondo del catering banqueting.

Il design curato caratterizza fortemente tutte le linee FINGERFOOD, per permettere a tutti i professionisti più esigenti di vestire buffet o catering a regola d’arte, con stile e creatività, all’altezza anche delle situazioni che richiedono un’eleganza impeccabile.

www.goldplast.com/it/

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20

feb

2017

KFC sfida McDonald’s con un ristorante in pieno centro a Milano

Author: MIXERPLANET

Sarà il primo punto vendita in centro storico, avendo il marchio fino a ora scelto solo centri commerciali. E l’obiettivo sembra chiaro: sfidare il vicino McDonald’s. KFC, la rete americana specializzata nel pollo fritto, aprirà un ristorante nei pressi di Piazza Duomo a Milano, fra le vie Torino e Mazzini. Già partiti i lavori di ristrutturazione dello stabile su tre piani. L’edizione milanese del Corriere della Sera parla di due milioni di euro spesi direttamente dalla casa madre per il restyling del palazzo più altrettanti in affitto annuale.

Cifre astronomiche – osserva il sito azfranchising – che danno il segno di quanto il marchio americano stia investendo in Italia, dove è sbarcato da poco. Se tutto andrà liscio, l’apertura dovrebbe avvenire durante l’estate 2017.

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20

feb

2017

MIlano, This Is Not a Sushibar compie 10 anni: “Successo… da pazzi”

Author: MIXERPLANET

This Is Not a Sushibar, la catena di sushi più unconventional di Milano, compie 10 anni. Una gran bella notizia, in un periodo in cui 3 locali su 4 chiudono dopo 5 anni. Ne parliamo con Matteo Pittarello, founder del progetto.

Ci racconti com’è nata l’idea di This Is Not a Sushibar.
Tutto iniziava nel lontano 2007. Steve Jobs presentava al mondo l’iPhone… e a Milano io e altri due “pazzi” aprivamo una catena di sushibar. L’ennesima catena di sushi a Milano… le probabilità che fosse un buco nell’acqua erano alte. Ma non ne potevamo più dei soliti all you can eat di plastica. E così, sfruttando le nostre precedenti esperienze manageriali, avevamo deciso di dare vita a un nuovo concetto di sushi, mixando tecnologia, new media e cucina giapponese.

In quegli anni c’era il boom del giapponese. Deve esser stato difficile distinguersi.
Proprio così – interviene Armando Zappalà, Ceo dell’azienda -. Dovevamo inventarci qualcosa di non già visto. Non avere una connotazione giapponese, non avere un nome orientale, non avere un menu tradizionale, non seguire le regole della Tokyo Sushi Academy, insomma non.

Ed è così che è nato This is not a Sushibar?
Certo – prosegue Armando -. Il sushi più unconventional di Milano. Un mondo aperto alla realtà internazionale, sempre pronto ad accogliere nuovi stimoli. Un’esperienza da vivere a tutto tondo, andando oltre il semplice gusto. Insomma, nulla di preconfezionato. Nulla che avesse una data di scadenza.

Scusate la domanda… ma in pratica cosa c’è di diverso?
A parte il nome? – risponde Matteo -. Tutto, perché eravamo e siamo fissati con la qualità e con l’innovazione. This is not a Sushibar non è un take away di cucina orientale. È un take wow. Le ricette, per esempio, sono tutte rivisitate da esperti Sushi Man per andare incontro a un gusto più internazionale. Il delivery è innovativo con consegne puntuali che si possono monitorare in tempo reale tramite app. Senza dimenticare la nostra carta etica: utilizziamo solo energia pulita e sosteniamo il progetto WAMI, contribuendo alla costruzione di pozzi d’acqua potabile in Africa. Vogliamo fare il sushi più buono di Milano e in qualche modo dare un contributo per salvare il mondo. Ve l’ho detto che siamo dei pazzi…

Innovazione e gusto. Questa ricetta ha avuto successo?
Sembra di sì a leggere i dati – riprende Armando -. In questi anni siamo cresciuti, abbiamo aperto tre locali in tutta Milano ed entro il 2017 ne apriremo un quarto. Il nostro motto per fortuna ha convinto i milanesi: offrire il miglior prodotto, servito nel modo più comodo, per un’esperienza fuori dall’ordinario.

E quest’anno fate 10 anni di attività.
In questi tempi di sindrome da locale vuoto è un grande risultato – dice Matteo -. Dieci anni che ora vogliamo festeggiare con 10 mesi di regali per ringraziare i nostri clienti, i veri artefici di questo successo. A gennaio abbiamo regalato loro l’Uramaki Rainbow 10th Anniversary, una ricetta limited edition creata per l’occasione, con sesamo placcato in oro alimentare. Un’idea andata a ruba che replicheremo nei prossimi mesi.

E i prossimi 9 mesi cosa regalerete?
Probabilmente delle cose… da pazzi – conclude Armando con un sorriso.

INFORMAZIONI UTILI E CONTATTI
This is not a Sushibar Locale di Via Nino Bixio 18, Milano, tel. 02.394.321.65
Locale di Via Conca del Naviglio 5, Milano, tel. 02.917.647.04
Locale di Via Pasubio 8, Milano, tel. 02.367.379.89

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