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News di settore - da Indexfood.it

Lo chef Pietro Leemann si schiera a favore delle rinnovabili con LifeGate Energy

Lo chef Pietro Leemann si schiera a favore delle rinnovabili con LifeGate Energy
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Qual è la cucina più green? Quella che usa energia pulita

 

“Non basta essere vegetariani, se poi l’energia usata in cucina non è green al 100%” parola dello Chef stellato Pietro Leemann che ha scelto, per il suo ristorante Joia a Milano, l’energia pulita 100% rinnovabile e 100% italiana di LifeGate Energy. Con questa decisione, Leemann aggiunge il suo nome a quello di altri personaggi pubblici quali i conduttori radiofonici La Pina e Diego, il musicista e compositore Saturnino e l’ultramaratoneta Giovanni Calcaterra, che, di recente, hanno sposato la battaglia per la transizione energetica verso le fonti rinnovabili promossa da LifeGate Energy.

Chef Pietro Leeman

Lo chef è un antesignano delle scelte sostenibili: è infatti fondatore di Joia, il primo ristorante vegetariano in Europa a meritare, nel 1996, una stella Michelin (che mantiene tuttora). Ora che la dieta vegetariana è diventata una scelta alimentare sempre più diffusa in Italia, Leemann va oltre, sposando una battaglia fondamentale per uno stile di vita autenticamente sostenibile: il passaggio alle fonti rinnovabili.

Le motivazioni che spingono il 7,1 % della popolazione a essere vegetariana e l’1% vegana (Rapporto Italia Eurispes 2016) sono varie, ma una parte rilevante di connazionali abbraccia la dieta senza carne in primo luogo per ragioni di sostenibilità ambientale, e non senza fondamento. Basandosi su dati forniti dal Barilla Center for Food and Nutrition, infatti, LifeGate ha calcolato che una dieta vegetariana conduce a un risparmio annuo in termini di anidride carbonica non immessa nell’ambiente pari a 504 kg rispetto a una dieta onnivora.

Un importante contributo, che sarebbe ancora più significativo se la propria cucina, così come tutti gli elettrodomestici e le luci di casa, fossero alimentati da energia rinnovabile: in questo caso, si risparmierebbero altri 1.380 kg di CO2 l’anno. “L’energia fossile è qualcosa di superato che va abbandonato anche in cucina. Per me, un piatto in quella direzione avrebbe il colore e anche il sapore del ferro un po’ arrugginito” – spiega lo chef Leemann in un videomessaggio realizzato con LifeGate – “La cucina vegetariana come la penso io, invece, è molto colorata e si accosta spontaneamente all’idea dell’energia generata dagli elementi naturali. Considero importante che la cucina sia veramente green e che questa scelta sia condivisa dal maggior numero possibile di persone, così che tutti possano godere dell’ambiente e del cibo che meritiamo.”

“Siamo onorati che anche uno chef stellato come Pietro Leemann abbia deciso di aderire alla nostra causa e di rendere pubblica la sua scelta a favore dell’energia da sole fonti rinnovabili certificate” – dichiara Simone Molteni, Direttore Scientifico di LifeGate. “Il sistema agroalimentare italiano, di cui il se

martedì 10 ottobre 2017/Author: Indexfood/Number of views (378)/Comments (0)/
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Tre i premi del concorso, uno dedicato alle zone del sisma

Tre i premi del concorso, uno dedicato alle zone del sisma
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Confagricoltura e la sua Onlus con Rete delle Fattorie Sociali e Intesa Sanpaolo ancora impegnati a favore del sociale. Anche quest’anno promosso il bando che scadrà il prossimo 15 ottobre

 

Confagricoltura e ONLUS Senior – L’Età della Saggezza per la seconda edizione di “Coltiviamo agricoltura sociale” hanno arricchito la dotazione finanziaria del concorso. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di promuovere e valorizzare i progetti delle aziende agricole e delle cooperative sociali, con particolare riferimento alla solidarietà tra le generazioni, all’assistenza sociale e socio-sanitaria dei gruppi svantaggiati, alla tutela dei diritti civili e all’inclusione di chi vive nelle zone rurali.

Quest’anno i premi diventeranno tre (ognuno da 40 mila euro, per un totale di 120 mila euro in palio) e uno riguarderà esclusivamente le zone terremotate, nella sezione “Coltiviamo agricoltura sociale… per ricostruire”. Per i vincitori, oltre al premio in denaro, tre borse di studio per il ‘Master di Agricoltura Sociale’ presso l’Università di Roma Tor Vergata.

“Sostenere l’agricoltura sociale – ha detto il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti – significa riuscire a favorire e accompagnare lo sviluppo di attività imprenditoriali in grado di coniugare la sostenibilità con l’innovazione. L’agricoltura non solo produce beni tradizionali, ma è attenta ai bisogni dei più deboli. Anche per questo abbiamo voluto includere iniziative di agricoltura sociale nelle zone terremotate. Siamo convinti che il nostro settore potrà dare risposte importanti per rilanciare l’economia delle aree devastate, recependo i bisogni della collettività. Nella scorsa edizione abbiamo premiato un esempio concreto di integrazione: la cooperativa sociale Barikamà, che ha coniugato le capacità imprenditoriali di un gruppo di giovani africani ed i bisogni dei ragazzi con sindrome di Asperger”.

Confagricoltura

“Sosteniamo questa iniziativa perché siamo convinti che inclusione sociale e sostenibilità ambientale non solo apportino valore economico per le imprese che le attuano, ma siano anche elementi fondamentali per uno sviluppo equilibrato – ha evidenziato il responsabile Direzione Marketing Banca dei Territori Intesa Sanpaolo Andrea Lecce -. Ci sentiamo vicini al progetto anche perché il nostro Gruppo ha appena lanciato una specifica piattaforma di welfare aziendale. La particolare attenzione verso le aree terremotate accresce poi la nostra considerazione verso il concorso promosso da Confagricoltura, con cui abbiamo in corso un’importante collaborazione su temi strategici per il futuro dell’agricoltura”.

Confagricoltura ricorda che le proposte potranno riguardare il potenziamento e lo sviluppo di servizi socio educativi e socio assistenziali già esistenti, la sperimentazione di nuovi, la costruzione di reti e partenariati tra i diversi attori territoriali. M

martedì 10 ottobre 2017/Author: Indexfood/Number of views (281)/Comments (0)/
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Il menù social della Milano-Sanremo del Gusto firmato da 5 foodblogger

Il menù social della Milano-Sanremo del Gusto firmato da 5 foodblogger
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Un viaggio del gusto tra tradizione, innovazione, contaminazione e creatività

 

La Milano-Sanremo del Gusto (#MSRGusto) è un progetto interregionale in cui Lombardia, Piemonte e Liguria per la prima volta uniscono, in un disegno congiunto di valorizzazione, il mondo dell’agrifood con quello del turismo esperienziale.

L’itinerario proposto è quello della mitica gara ciclistica: 300 km alla (ri)scoperta delle eccellenze enogastronomiche di queste terre, del loro patrimonio culturale e della loro identità. Luoghi da visitare e cibi da assaporare, in un’esperienza tutta da vivere, secondo un proprio personalissimo percorso. Sul sito del progetto, infatti, i foodies e gli appassionati possono trovare degli itinerari dedicati e partire alla scoperta del gusto, di ristoranti, frantoi, cantine e agriturismi.

Un viaggio che ha ispirato anche cinque foodblogger – Serena Oliva – Cucchiaio di Stelle, Francesca D’Agnano e Pietro Caroli – SingerFood, Teresa Balzano – Peperoni e Patate, Sara Milletti – L’Appetito Vien Leggendo e Paola Sucato – Il blog di Ci_polla. Il risultato? Un menù creativo dove alcuni degli ingredienti tipici e rappresentativi dei tre territori si incontrano, si uniscono pur mantenendo la propria identità, innovando e rinnovando un percorso del gusto inaspettato, divertente e appassionato. Il menù social di #MSRGusto

Antipasto: Polpette al basilico e quinoa con cuore di nocciola di Serena Oliva, Cucchiaio di Stelle Tre regioni unite in un antipasto perfetto anche per gli amanti della cucina vegetariana, dove il profumo del basilico ligure, la croccantezza delle nocciole del Piemonte e il sapore dell’olio lombardo preparano il palato a un’incredibile esperienza culinaria.

Primo: Risotto al pesto genovese e sgombro di Francesca D’Agnano e Pietro Caroli, SingerFood Un piatto che parte dal riso, alimento che unisce da sempre Lombardia e Piemonte, passando per le colline liguri dove cresce il miglior basilico per tuffarsi nel blu e nei sapori del mare della Riviera, in un intenso percorso di emozioni.

Secondo: Baccalà alla milanese con polentina di ceci di Teresa Balzano, Peperoni e Patate Il viaggio continua tra Lombardia e Liguria. In questo piatto gli ingredienti si scambiano i ruoli, alla scoperta di nuove esperienze del gusto. E così il baccalà prende il posto dell’ossobuco, la polenta con farina di ceci quello del riso, per un secondo all’insegna della contaminazione.

Dolce:

martedì 10 ottobre 2017/Author: Indexfood/Number of views (286)/Comments (0)/
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Dulcamara

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