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News di settore - da Indexfood.it

Dal G7 delle Indicazioni Geografiche di Bergamo la richiesta di creare un sistema multilivello di protezione

Dal G7 delle Indicazioni Geografiche di Bergamo la richiesta di creare un sistema multilivello di protezione
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Elaborato un documento politico condiviso sul tema della tutela e dello sviluppo delle IG

 

Tra i temi strategici emersi nel corso della conferenza anche il miglioramento della trasparenza della “Internet governance” e l’incremento delle risorse finanziarie per la cooperazione internazionale.

Creare un sistema multilaterale di protezione, sostenendo anche l’applicazione dell’Accordo di Lisbona del 1958 rivisto dall’Atto di Ginevra del 2015; migliorare la trasparenza della ‘Internet governance’ con il coinvolgimento degli stakeholder; favorire studi e ricerche sul loro positivo contributo nei confronti della sostenibilità economica e ambientale; incrementare le risorse finanziare per la cooperazione internazionale destinate al loro rafforzamento. Sono queste le istanze presentate oggi, nel corso del G7 delle Indicazioni Geografiche, in un documento politico condiviso realizzato da Federdoc, Fondazione Qualivita, Aicig, Assodistil, Federdop, Isit e Afidop, organizzatori della conferenza.

In vista del G7 dei ministri dell’Agricoltura, le più importanti organizzazioni di settore si sono infatti riunite a Bergamo per fare il punto sul tema della tutela e dello sviluppo delle Indicazioni Geografiche, anche alla luce delle recenti richieste avanzate dalle organizzazioni agricole americane al presidente Usa, Donald Trump, per il non riconoscimento delle IG negli accordi commerciali. Un diniego che danneggerebbe ulteriormente le eccellenze del made in Italy che, secondo la dichiarazione congiunta dei rappresentanti delle IG riunite a Bergamo, rappresentano un inestimabile patrimonio economico e culturale per i territori di produzione, purtroppo sempre più spesso oggetto di contraffazione.

Chiediamo una maggiore attenzione delle autorità pubbliche dei Paesi del G7 e della comunità internazionale – si legge nel documento condiviso – per garantire una tutela multilivello alla Indicazioni Geografiche e un incremento delle risorse finanziarie per la cooperazione internazionale, destinate al rafforzamento delle Indicazioni Geografiche, attraverso modelli e sistemi di governance efficaci, nelle aree caratterizzate da sottosviluppo e conflitti, con il coinvolgimento diretto delle organizzazioni dei produttori dei Paesi più evoluti”.

Occorre inoltre, precisano ancora i rappresentanti delle Indicazioni Geografiche agroalimentari, vitivinicole e delle bevande alcooliche, operare su “una loro efficace protezione quale diritto di proprietà intellettuale, sia nella gestione del sistema di assegnazione dei nomi di dominio di primo e secondo livello, sia nell’utilizzo dei nomi delle IG nei portali di e-commerce e nei motori di ricerca. Notiamo con preoccupazione la crescente diffusione di evocazione, imitazione e abuso delle Indicazioni Geografiche nel commercio internazionale, e nel Web in particolare, a danno dei consumatori e dei legittimi produttori e la parallela proliferazione di norme internazion

mercoledì 11 ottobre 2017/Author: Indexfood/Number of views (320)/Comments (0)/
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Cene  – degustazione all’Antica Posteria dei Sabbioni con tante novità!

Cene  – degustazione all’Antica Posteria dei Sabbioni con tante novità!
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Al via le cene – degustazione autunnali all’Antica Posteria dei Sabbioni. Quando le proposte gourmet incontrano
ottimi vini il gioco è fatto!

 

In programma da oggi il calendario autunnale dedicato alle cene – degustazione presso il Ristorante Antica Posteria dei Sabbioni (Loc. Sabbione 1) a San Martino Siccomario in provincia di Pavia. Si tratta di tre appuntamenti tutti nel mese di ottobre che abbineranno proposte culinarie studiate appositamente dallo chef del ristorante, Gabriele Ciceri, a vini che fanno la storia enoica del nostro Paese.

Questa sera alle 20.30 Mario Maffi, enologo – agronomo, condurrà Quattro rosati alla scoperta di Lagrein, Chiaretto e Primitivo.

Si prosegue venerdì 20 ottobre sempre alle ore 20.30: le due B dell’enologia italiana, Barolo e Brunello di Montalcino, fanno il loro ingresso alla Posteria presentando in anteprima alcune chicche che si potranno apprezzare durante l’evento barolobrunello di novembre. La serata barolobrunello e il gioco del vino sarà condotta da uno degli organizzatori della manifestazione, Andrea Zarattini, che intratterrà i presenti grazie a racconti e aneddoti che caratterizzano questi insuperabili produttori di vino. I piatti creati da Gabriele Ciceri, chef della Posteria, sono un vero e proprio omaggio alle due regioni italiane, Piemonte e Toscana, con un tocco creativo che renderà ancora più interessanti gli abbinamenti.

Ma ci si continua a divertire anche il venerdì successivo, 27 ottobre alle ore 20.30. Un ospite d’eccezione sarà protagonista e ospite a tavola: Walter Massa, un nome emblematico per un vignaiolo rivoluzionario che immediatamente si ricollega al Timorasso. A lui si deve la rinascita di questo vitigno e l’evoluzione di una nuova filosofia produttiva. E allora via alla cena L’Equilibrio sopra la follia durante la quale gli ospiti potranno gustare piatti realizzati con gli ingredienti tipici della zona come lo sformato di carciofi con fonduta di Montebore, il risotto alla Barbera e Castelmagno, gli agnolotti ripieni di faraona con ragù di coniglio, l’ossobuco di fassona direttamente dalla macelleria Oberto abbinato alla polenta grigliata e cialde di farinata, per terminare con un assaggio di formaggi stagionati e il tipico bonet.

Gli appuntamenti a tema continueranno ancora nel mese di novembre con altre succulente novità che i proprietari del locale, Mario ed Elena, hanno in serbo per i propri clienti e ospiti. Un viaggio verso la storia enogastronomica del nostro Paese.

 

Cene  – degustazione all’Antica Posteria dei Sabbioni con tante novità!
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Al G7 di Bergamo il presidente Andrea Segrè presenta l’eccellenza FEM

Al G7 di Bergamo il presidente Andrea Segrè presenta l’eccellenza FEM
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Intervento del presidente Segrè al Festival dedicato all’innovazione nell’agrifood

 

Venerdì 13 ottobre ci sarà anche il presidente della Fondazione Edmund Mach, Andrea Segrè, al G7 dell’Agricoltura di Bergamo nell’ambito di Agrogeneration, l’evento organizzato dal CREA in collaborazione con il Future Food Institute e Vazapp e patrocinato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.

L’intervento del professor Segrè è previsto alle 14.30, presso l’Università degli Studi di Bergamo, alla conferenza dedicata al sistema della ricerca italiana per l’agricoltura. Si tratta dell’evento di chiusura di Agrogeneration in cui saranno presenti anche due ministri, Maurizio Martina, Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, e Valeria Fedeli, Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, oltre a Salvatore Parlato, presidente del Crea, Michele Stanca, vice presidente dell’Accademia dei Georgofili, Chiara Tonelli, pro-rettore dell’Università Statale di Milano, Aldo Ceriotti del CNR, Fabrizio Dughiero, pro-rettore al trasferimento tecnologico dell’Università di Padova, Stefano Paleari, presidente del Comitato di Coordinamento di Human Technopole. In questo incontro si discuterà delle ultime frontiere dell’innovazione agroalimentare, dell’importanza della ricerca scientifica per far fronte alle grandi sfide del nostro tempo e del ruolo della ricerca italiana.

Il presidente FEM parlerà del ruolo della ricerca in agricoltura, in particolare del settore privato, portando l’esempio della Fondazione Mach. Illustrerà le nuove frontiere della ricerca con focus sulla sostenibilità, presentando FEM come una delle prime istituzioni in Italia che hanno abbracciato il concetto di One Health, un approccio scientifico internazionale in base al quale la salute e il benessere degli esseri umani è fortemente dipendente dalla salute e dal benessere degli animali, delle piante e degli ecosistemi in cui si vive.

San Michele all’Adige, mercoledì 11 ottobre 2017

 

Al G7 di Bergamo il presidente Andrea Segrè presenta l’eccellenza FEM
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Cai: risorse Feasr per gli agromeccanici, via libera dall’Ue

Cai: risorse Feasr per gli agromeccanici, via libera dall’Ue
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Dalla Bernardina: gli Stati membri si adeguino. Possibili investimenti per 30 miliardi

 

“Ora che la commissione europea ha sostenuto che i contoterzisti agricolo possono beneficiare del sostegno del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale, demandando agli Stati membri la facoltà di includere il sostegno all’interno dei Programmi di sviluppo rurale, riteniamo che il ministero delle Politiche agricole non abbia più alcun alibi e debba assumersi la responsabilità di aprire l’accesso delle misure per l’innovazione e l’ammodernamento delle macchine agricole anche ai contoterzisti. Ne beneficerebbero circa 150.000 imprese in tutta Europa, che possono contare su oltre 600.000 addetti”.

Così afferma Gianni Dalla Bernardina, presidente della Confederazione agromeccanici e agricoltori italiani (Cai), in base alla risposta della Commissione Agricoltura della Ue alla petizione depositata lo scorso luglio da Tom Murphy, per conto degli imprenditori agricoli professionali irlandesi. L’accesso alle risorse del Feasr è ammesso, scrive la Commissione Ue, “purché gli investimenti sostenuti riguardino la prestazione di servizi a terzi. Per essere ammissibili, i prestatori di servizi devono mantenere una corretta registrazione di tutti i servizi forniti a terzi come prova della natura delle loro attività”.

“In questi giorni, tramite il Ceettar, l’organizzazione di riferimento europea delle imprese agromeccaniche – annuncia Dalla Bernardina – scriveremo al commissario europeo all’Agricoltura e sviluppo rurale, Phil Hogan, e ai ministri agricoli affinché si mettano a punto tutte le misure necessarie per porre fine a una palese violazione delle norme sulla libera concorrenza”. Cai stima che un’apertura delle misure sullo sviluppo agricolo alle imprese agromeccaniche potrebbe innescare nuovi investimenti per almeno 30 miliardi di euro in un biennio su scala europea.

Roma, 11 ottobre 2017

Cai: risorse Feasr per gli agromeccanici, via libera dall’Ue
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World Food Day, con L’Alveare che dice Sì! i consumatori sostengono lo sviluppo rurale

World Food Day, con L’Alveare che dice Sì! i consumatori sostengono lo sviluppo rurale
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Produttori vicini di casa e distanti solo 32 km, prodotti genuini e rispettosi di uomo e natura: in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione – World Food Day (16 ottobre)
L’Alveare che dice Sì!, la startup che unisce tecnologia e agricoltura sostenibile, svela cosa e dove comprano gli italiani che scelgono di sostenere l’agricoltura locale


Sempre più vicina e sempre più genuina: la spesa degli italiani è sostenibile e punta a dare valore e importanza allo sviluppo rurale, sostenendo l’agricoltura locale e i piccoli produttori. A sottolinearlo, in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione – World Food Day (16 ottobre), è L’Alveare che dice Sì!, la startup che unisce tecnologia e agricoltura sostenibile.

L’Alveare che dice Sì!, tramite l’app e il portale , permette infatti a consumatori e produttori locali, presenti nel raggio di 250 km, di unirsi per sostenere il consumo di prodotti freschi, genuini e a Km 0 come frutta, pane, verdura, formaggi, salumi e dolci. Le ordinazioni e il pagamento avvengono comodamente online. Produttori e consumatori si incontrano poi settimanalmente per la distribuzione dei prodotti in un luogo “fisico”, il vero e proprio “Alveare”, come un bar, un ristorante, una sala di un’associazione.

I produttori sono i vicini di casa: a Torino distano solo 15 km. In Italia la distanza media tra i produttori e gli Alveari è pari a 32 km, un dato che garantisce la località dei prodotti che vengono consumati dagli utenti del portale. Al primo posto tra le regioni più virtuose c’è il Piemonte, dove la distanza media tra produttore e Alveare è pari a soli 26 km; seguono Emilia Romagna (28 km) e Lombardia (33 km). Si tratta inoltre delle regioni con il più alto numero di produttori aderenti a L’Alveare che dice Sì!. Nel dettaglio, la città con produttori e consumatori più vicini è Torino (15 km), seguita da Ciriè (17 Km) e Nembro (18 km).

“I consumatori si assicurano alimenti che non necessitano di lunghi tragitti per il trasporto e che per questo mantengono intatte le loro proprietà nutritive”, sottolinea Eugenio Sapora, Responsabile Nazionale della Rete de L’Alveare che dice Sì!. “Senza dimenticare che scegliere di acquistare dai produttori vicini permette di sostenere l’economia locale e di limitare le emissioni di CO2 in atmosfera”.

L’80% dei produttori sceglie un’agr

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