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News di settore - da Indexfood.it

Biologico (Focus Nomisma): corre in Italia e vola nelle Marche con +24,4%

Biologico (Focus Nomisma): corre in Italia e vola nelle Marche con +24,4%
IndexFood.

Vino, Pasta, Cereali e Carni fanno squadra per promuovere le Marche

L’agroalimentare italiano è sempre più biologico e ancora di più lo è quello marchigiano. È quanto rilevato da Nomisma, che questa mattina ha presentato un focus sullo sviluppo dell’agricoltura biologica nell’ambito di un convegno sulla filiera bio delle Marche, a cura dell’Istituto marchigiano di enogastronomia (Ime).

Il quadro che emerge (sulla base dei dati Sinab, il Sistema d’informazione nazionale sull’agricoltura biologica) è di una regione in prima fila nella corsa al bio, con un aumento delle superfici del 24,4% rispetto all’anno precedente (+20% il dato nazionale) e un’incidenza sui terreni coltivati ben al di sopra della media, con il 17,5%, contro il 14,5% italiano. Un autentico boom quello del Belpaese, che si conferma secondo esportatore mondiale e che trova nella regione del Centro Italia un alleato importante, con piccole e grandi realtà dell’agroalimentare in grado di competere nei principali mercati mondiali. Le Marche – secondo i dati 2016 – sono la terza regione per densità di aziende biologiche (5,9%) sul totale delle imprese agricole, dietro solo a Calabria e Toscana e sono al 7° posto nel rapporto tra Sau (superficie agricola utilizzata) e pratica bio.

“Negli ultimi 5 anni – ha detto Alberto Mazzoni, direttore dell’Istituto marchigiano di enogastronomia che aggrega sotto un unico marchio buona parte dell’agroalimentare regionale – abbiamo registrato un’evoluzione importante di diverse nostre colture: il cerealicolo bio è cresciuto ad esempio del 93%, gli ortaggi del 247%, le colture industriali del 57% e la vite – che è al quarto posto nel ranking del Paese – del 47%. Poi c’è l’avicolo, che a livello nazionale è cresciuto del 65%. Si tratta di un passaggio importante anche in chiave di marketing in una regione che riscuote sempre più apprezzamenti in termini di qualità percepita; e non è un caso se, proprio grazie al biologico e sulla scorta dell’esperienza vitivinicola, le grandi aziende della pasta, delle carni, del vino e dei cereali abbiano deciso per la prima volta di fare squadra attraverso il neonato Istituto di enogastronomia”. Per il direttore di Nomisma agroalimentare, Denis Pantini: “L’agroalimentare marchigiano può giocare un ruolo di primo piano nell’offerta di prodotti biologici, facendo anche leva sulle peculiarità ambientali e paesaggistiche nonché sulla buona reputazione di cui gode il territorio. Un’arma in più – quella della produzione bio – in grado di intercettare le attuali opportunità di mercato e di permettere a un tessuto produttivo fatto in prevalenza di piccole aziende di garantirsi una sostenibilità economica di lungo periodo”.

Più che mai la partita del biologico si gioca sul terreno della conoscenza – ha detto Elena Viganò, professore associato all’Università degli studi di Urbino Carlo Bo – e sarà fondamentale sostenere attività di ricerca e di didattica che siano coerenti con la visione sistemica del modello agro-ecologico. Da qui la scelta di organizzare il corso di formazione permanente sull’agricoltura biologica dell’Un

sabato 9 settembre 2017/Author: Indexfood/Number of views (755)/Comments (0)/
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Il ministro Martina in visita al SANA

Il ministro Martina in visita al SANA
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Prosegue con soddisfazione il weekend dedicato al Biologico e al Naturale

Il Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ospite della seconda giornata del Salone internazionale del biologico e del naturale.

“L’Italia conferma la leadership nel settore biologico in Europa: 300mila ettari convertiti in Italia nel 2016, una superficie pari a tutta la provincia di Bologna, case e uffici compresi”. Lo ha dichiarato il Ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, questo pomeriggio in visita al Salone Internazionale del Biologico e del Naturale a Bologna.

“Il tasso di crescita è del 20% nelle superfici coltivate, negli operatori impegnati e nei consumi. Un patrimonio che si basa sulla fiducia e sulla voglia dei consumatori di sostenere un sistema produttivo col minor impatto sull’ambiente possibile”, continua Martina.  Al Sana di Bologna, la più importante manifestazione del settore, il Ministro ha incontrato imprenditori, agricoltori e giovani “le colonne portanti di questo successo – sottolinea -. Con loro stiamo lavorando a rendere più forte il comparto con scelte concrete. Abbiamo istituito per la prima volta le mense scolastiche biologiche certificate, rivisto il sistema dei controlli per renderli più trasparenti ed efficaci. In Europa dove si discute la riforma del settore non siamo disponibili ad accettare passi indietro sulla sicurezza e sulla sostenibilità dei prodotti. Anzi in Italia vogliamo rilanciare ancora. Serve un salto di qualità con l’approvazione al Senato del testo unico sul biologico, che ha già passato il vaglio della Camera. Una legge utile per investire di più nella ricerca, organizzare meglio i produttori e valorizzare le produzioni sui territori attraverso i distretti del biologico. Un intervento necessario per un settore che ormai ha superato i 5 miliardi di euro di valore e che fa sempre più parte del carattere distintivo del modello agricolo italiano”.

Gli Appuntamenti della terza giornata

Una domenica da non perdere a SANA: oltre alla visita ai padiglioni fieristici dedicati ad Alimentazione biologica, Cura del corpo naturale e bio e al Green Lifestyle, il Salone offrirà anche importanti appuntamenti culturali.

A partire dai due incontri del programma Academy, il primo dedicato ad “Alimentazione e integrazione fitonutrizionale nelle diverse fasi della vita della donna”; il secondo a tema “Fitoterapia e utilizzo dei fitoderivati in medicina veterinaria”, entrambi in Sala Bolero al Centro Servizi, rispettivamente alle 9.45 e alle 12.00.

Alle 11.00 si terrà “Quale futuro per la cosmetica green? Prospettive e tendenze”, il convegno organiz

sabato 9 settembre 2017/Author: Indexfood/Number of views (726)/Comments (0)/
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Gnammo: il social eating in Italia va molto meglio che in altri Paesi

Gnammo: il social eating in Italia va molto meglio che in altri Paesi
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In relazione a quanto apparso nelle ultime ore su alcuni organi di informazione commentando l’acquisizione di una startup statunitense che opera nel social eating da parte di un’altra startup europea, a conferma delle prospettive del mercato, Gnammo.com, leader del settore in Italia, intende precisare i propri numeri nel Bel Paese, ben lontani dall’essere in un momento di stagnazione.

Nonostante i pochi investimenti in Italia a supporto delle startup, il portale ha raccolto negli anni oltre 600.000 euro e ha costruito una community quotidianamente attiva di oltre 230.000 utenti.

Nata nel 2012 all’interno dell’Incubatore I3P del Politecnico di Torino, Gnammo è presente in 1.500 città italiane, con oltre 17.000 eventi pubblicati e con 8.000 cuochi che giornalmente promuovono eventi culinari di social eating attraverso la piattaforma.

Nel corso degli anni la piattaforma si è evoluta diventando il luogo privilegiato di tutte le esperienze social legate alla tavola, sviluppando diverse linee di business, punto di congiunzione tra tecnologia e cibo. Alla formula classica del social eating affianca i format Social Restaurant, per mangiare social anche al ristorante, e Special Dinner, con il quale il social eating si è aperto al mondo del turismo, offrendo ai viaggiatori italiani e stranieri la possibilità di scoprire luoghi autentici e ricchi di fascino nelle più importanti destinazioni turistiche italiane.

Con l’obiettivo di diversificare la sua offerta ed allargare sempre di più le opportunità di conoscere e conoscersi mangiando, Gnammo collabora con grandi marchi italiani e internazionali tra cui Monini, Barilla, Meetic, Coca-Cola, Trenitalia, Jack Daniel’s, Sambonet e Lago, creando eventi unici e coinvolgenti, soluzioni creative e innovative che attraverso l’esperienza diretta costruiscono contenuti efficaci per aumentare e consolidare la Brand Awarness.

Il portale da sempre lavora per la community, anticipando i tempi: nel 2015 ha tracciato le linee guida nell’organizzazione e gestione degli eventi food casalinghi con un Codice Etico, condiviso e partecipato con gli utenti, ancora prima che si pensasse ad una normativa a livello nazionale. Oggi, la piattaforma di social eating italiana è la prima ad offrire, in collaborazione con Axieme e Reale Mutua, garanzie ai suoi utenti attraverso l’attivazione di un’assicurazione “social” che copre la responsabilità civile sull’immobile e la somministrazione di cibo.

Gnammo – Oltre 230.000 utenti e più di 17.000 eventi creati in tutta Italia: questi i numeri di Gnammo, il portale italiano di social eating più grande e attivo che permette a chiunque, semplice appassionato o più

venerdì 8 settembre 2017/Author: Indexfood/Number of views (937)/Comments (0)/
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Gioie di Fattoria

Gioie di Fattoria
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venerdì 8 settembre 2017/Author: Indexfood/Number of views (968)/Comments (0)/

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Giordano Giuseppe

Giordano Giuseppe
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