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News di settore - da Indexfood.it

Due nuove linee e un premio prestigioso per Pet Engineering al Drinktec 2017

Due nuove linee e un premio prestigioso per Pet Engineering al Drinktec 2017
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I Packaging Innovators di PET Engineering vincono il World Beverage Innovation Award per FonteVita e riscuotono l’interesse degli imbottigliatori grazie alle due nuove Linee Luxo e Nova

E’ stato un Drinktec di grande successo per PET Engineering, l’azienda di Treviso specializzata nella progettazione e industrializzazione di packaging creativi e fattibili per i settori del food e del beverage; la risposta degli imbottigliatori alle due nuove linee di packaging, Luxo e Nova, presentate per la prima volta all’importante manifestazione di Monaco, è stata immediata e concreta.

La nuova linea Luxo di PET Engineering ridisegna i confini della Premiumness per il settore Horeca attraverso nuove shape e nuove finiture; declinata in tre versioni, FonteVita, Queen ed Erawan, tutte della capacità di 0.75l, i packaging presentano LuxCap, un nuovo tappo per PCO1881, sviluppato in collaborazione con l’italiana LaBrenta, completamente customizzabile nei materiali e nei colori.

FonteVita è stata premiata al World Beverage Innovation Award, organizzato da Foodbev Media durante il Drinktec, quale “Best Bottle in PET” della competizione.

La Giuria, che ha esaminato 227 iscrizioni provenienti da 33 paesi e suddivise in 25 categorie, ha attribuito a PET Engineering l’importante riconoscimento che si è andato a sommare a quello ricevuto per Devin – Crystal Line e a Luxo sempre per la “Best Bottle in PET” nel 2014 e 2016.

FonteVita è l’alternativa di PET Engineering alle bottiglie in vetro per il settore Horeca. Con un peso di soli 39g è caratterizzata da una sfumatura realizzata grazie alla tecnologia multil

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La Foresta Natalizia di Birra FORST: l’Avvento tra le delizie altoatesine e le specialità birrarie

La Foresta Natalizia di Birra FORST: l’Avvento tra le delizie altoatesine e le specialità birrarie
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La Foresta Natalizia di Birra FORST riaprirà le porte ai visitatori il prossimo 22 novembre. Anche quest’anno saranno raccolti fondi a favore di Alto Adige Aiuta

Birra FORST si prepara ad accogliere nuovamente i visitatori a partire dal 22 novembre 2017 (fino al 7 gennaio 2018), invitando tutti a visitare questo luogo incantato, creato nel giardino dello stabilimento di Birra FORST a Lagundo, per volontà di Cellina von Mannstein che ormai 5 anni fa ebbe questa felice intuizione.

Per i visitatori più golosi, che vogliono vivere appieno l’atmosfera tipica del Natale, gustando prelibatezze della tradizione altoatesina, saranno allestite nel giardino dello stabilimento le casette gastronomiche, dove i piatti tipici saranno accompagnati con le specialità birrarie di FORST.

Gli ospiti potranno deliziare i loro palati anche presso il ristorante Bräustüberl e, per i più raffinati sarà possibile prenotare un tavolo presso il rinomato ristorante gourmet Felsenkeller, lasciandosi deliziare dalle creazioni dello chef Luis Haller.

Il Felsenkeller non è solo un ristorante d’alta gastronomia ma, grazie alla palla di Natale più grande del mondo, che pende dal soffitto, diventa una sala in cui immergersi a 360° nell’atmosfera natalizia.

Nelle immediate vicinanze della risorante Felsenkeller, gli avventori potranno anche godersi l’atmosfera della Foresta Natalizia nel FORST Beer Lounge gustando particolari longdrink e cocktails, creati con le specialità birraie FORST, accompagnati da deliziosi appetizers o da pregiati sigari.

Nella parte posteriore del Giardino FORST sarà possibile passare una bella serata anche presso la sala Sixtus, un locale accogliente, dove poter gustare specialità culinarie e birraie.

Un altro spazio interessante è il FORST Warm up, un ambiente particolare e aff

giovedì 28 settembre 2017/Author: Indexfood/Number of views (821)/Comments (0)/
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Zootecnia: la lenta agonia dell’associazione allevatori (AIA)

Zootecnia: la lenta agonia dell’associazione allevatori (AIA)
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Dalle stelle alle stalle: l’Associazione italiana Allevatori (Aia), un tempo organismo in grado di rappresentare un valore aggiunto tecnico per la filiera della zootecnia, oggi ha perso la sua autorevolezza e la sua indipendenza

 

È la sintesi sullo stato dell’arte dell’organismo di rappresentanza degli allevatori italiani descritta sull’ultimo numero de L’Informatore Agrario. Per il settimanale, chi comanda in Aia ha infatti preferito procedere a una severa razionalizzazione organizzativa piuttosto che investire sui servizi alle imprese associate. Il risultato è che oggi l’allevatore non è più al centro della funzionalità del sistema organizzato dall’associazione.

Un tempo, grazie a una guida autorevole e indipendente, la zootecnia italiana rappresentava l’avanguardia a livello internazionale anche grazie all’Aia, la cui consulenza ora latita su tutti i fronti, dall’anagrafe zootecnica all’alimentazione del bestiame, dai servizi di igiene e veterinari al benessere degli animali.

Edizioni L’Informatore Agrario, è la casa editrice, con sede a Verona, che da 70 anni offre un servizio di informazione e formazione agli imprenditori agricoli. Tre le testate di riferimento: il settimanale dedicato all’agricoltura professionale L’Informatore Agrario, il mensile per l’agricoltura part-time e hobbistica Vita in Campagna e MAD – Macchine Agricole Domani, dedicato al mondo della meccanica agraria, oltre a un ampio catalogo di libri e altri supporti multimediali su temi specializzati.

Verona, 28 settembre 2017

Zootecnia: la lenta agonia dell’associazione allevatori (AIA)
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Le mele bio Val Venosta si raccolgono anche al chiaro di luna

Le mele bio Val Venosta si raccolgono anche al chiaro di luna
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Chi avrebbe mai detto che in Val Venosta si raccolgono le mele biologiche con il plenilunio? Quest’anno la varietà Gala Bio è stata raccolta nella notte tra il 6 e il 7 settembre!

L’agricoltura biologica ha come obiettivo principale quello di offrire ai consumatori prodotti genuini, buoni e nutrienti, ottenuti nel pieno rispetto della natura. Ed è con questa passione e questa dedizione verso un’agricoltura naturale che i contadini biologici venostani si dedicano durante il giorno alla coltivazione delle mele bio, ed alcuni di loro nella fase della raccolta anche nelle ore notturne!

La Luna, che nel cuore delle notti di settembre fa capolino dal Monte Tramontana, si mostra in tutto il suo splendore abbracciando con la sua luce l’intero meleto nei dintorni di Tarres, un minuscolo paese della Valle. Quella della raccolta sotto la luna piena è una vera e propria arte che un contadino biologico valdostano ha ereditato dalla tradizione agricola pre-industriale. Christian Pohl, coltivatore bio di VI.P. Val Venosta, è un grande sostenitore di una agricoltura rispettosa della natura, nonché depositario dei saperi antichi della raccolta sotto i raggi lunari.

Vari studi scientifici hanno dato conferma alle antiche credenze contadine, secondo cui le diverse fasi lunari sarebbero in grado di influire in maniera positiva sulla circolazione delle linfe, ed in particolare sulla maturazione dei frutti. Nelle notti di luna piena, la forza che la Luna è in grado di trasmettere alle mele ‒ grazie alla sua interazione con l’acqua contenuta nel terreno ‒ si amplifica e consente ai coltivatori biologici venostani di raccogliere mele succose e ricche di nutrienti.

Le mele Gala Bio Val Venosta – mele biologiche che si distinguono per la loro bontà e genuinità – sono le prime ad essere raccolte in Valle, alcune addirittura sotto i raggi della luna piena. Le mele Bio Val Venosta diventano dunque il frutto di una raccolta speciale, al chiaro di luna piena ed ottenute nel totale rispetto della natura e dei suoi tempi.

28 Settembre 2017

Le mele bio Val Venosta si raccolgono anche al chiaro di luna
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Analisi sensoriale del miele, apiterapia e didattica: iscrizioni aperte ai corsi FEM

Analisi sensoriale del miele, apiterapia e didattica: iscrizioni aperte ai corsi FEM
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Nell’ambito del corso per mastro apicoltore è possibile iscriversi a singoli moduli formativi

 

Dall’analisi sensoriale dei principali mieli italiani all’apiterapia per arrivare ai percorsi didattici sulle api e con le api. Sono aperte le iscrizioni ai singoli moduli formativi previsti nell’ambito del corso “Mastro apicoltore” organizzato dalla Fondazione Edmund Mach. I corsi si svolgeranno nei mesi di ottobre e novembre a San Michele all’Adige e Vigalzano di Pergine Valsugana.

Introduzione all’analisi sensoriale del miele. Il corso è rivolto a tutti coloro che vogliono imparare a conoscere il miele, con degustazione dei principali mieli uniflorali italiani. Prevede il rilascio di un attestato riconosciuto dall’Albo degli assaggiatori di miele, propedeutico al percorso per diventare assaggiatori di miele. Date: 16, 17, 18, 19 ottobre (ore 9.00-13.15 e 14.00-18.15). Sede del corso: San Michele all’Adige – Fondazione Mach – Palazzo Ricerca e Conoscenza.

Apiterapia. Il presente modulo è rivolto agli apicoltori ma anche a medici, fitoterapeuti, farmacisti, naturopati, erboristi, infermieri e a coloro che vogliano acquisire informazioni sulla pratica dell’apiterapia. Verrà rilasciato un attestato di partecipazione da parte dell’Associazione Italiana Apiterapia. All’interno del corso vi sarà una lezione di Primo Soccorso mirato alla gestione di una crisi allergica, con rilascio di un attestato di partecipazione da parte della Croce Rossa. Date: 16, 17, 18 novembre 2017 (ore 9.00-13.15 e 14.00-18.15). Sede del corso: (Pergine Valsugana) Casalino di Vigalzano / Fondazione E. Mach- Via della Val 2.

Attività didattiche sulle api e attraverso le api. Questo modulo è dedicato a chi intende, nell’ambito della propria fattoria didattica o attività apistica, proporre percorsi didattici sulle api e con le api, ma anche a insegnanti e docenti che possono utilizzare le api per veicolare molti altri concetti appartenenti a svariate discipline. Il modulo prevede anche un’introduzione all’apiturismo. Date: 30 novembre e 1, 2 dicembre 2017 (ore 9.00-13.15 e 14.00-18.15). Sede del corso: Pergine Valsugana- Casalino di Vigalzano / Fondazione E. Mach, Via della Val 2.

San Michele all’Adige, giovedì 28 settembre 2017

Analisi sensoriale del miele, apiterapia e didattica: iscrizioni aperte ai corsi FEM
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