TÜV Italia: la domanda di prodotti più sicuri è un’opportunità per le aziende
IndexFood.
Lo rivela la ricerca internazionale di TÜV SÜD “Safety Gauge 2017”
L’interesse crescente dei consumatori verso la sicurezza dei prodotti e la loro disponibilità a pagare prezzi più alti a fronte di prodotti più sicuri rappresenta un’opportunità positiva anche per le aziende. È quanto emerge dalla ricerca mondiale indipendente Safety Gauge 2017 condotta da TÜV SÜD, uno dei principali fornitori di soluzioni per la sicurezza, la qualità e la sostenibilità a livello globale, di cui è parte TÜV Italia.
La ricerca analizza le pratiche di sicurezza e le esperienze dei consumatori in alcuni settori specifici come i prodotti per l’infanzia, l’elettronica di consumo, l’industria alimentare e calzaturiera.
La prima edizione della ricerca è stata condotta nel 2012.
Cresce il divario tra la percezione del consumatore e delle aziende sulla sicurezza dei prodotti
Il TÜV SÜD Safety Gauge indica che è in aumento il livello di preoccupazione dei consumatori per la sicurezza dei prodotti: quasi due terzi (60 per cento) degli intervistati afferma che la sicurezza dei prodotti è molto importante, contro un 47 per cento nel 2007. Questo dato dovrebbe aumentare al 65 per cento entro il 2021. Ciò nonostante, le aziende dichiarano che le attività sviluppate a supporto della sicurezza sono già sufficienti. Mediamente si registra a livello industriale un netto calo della preoccupazione per la sicurezza dei prodotti rispetto al 2012. Solo un quarto (25%) delle aziende ritiene infatti che la sicurezza dei prodotti rappresenti oggi un problema, visto l’innalzamento del livello di attenzione circa le pratiche di sicurezza, contro poco meno della metà (47 per cento) nel 2012.
Le preoccupazioni dei consumatori si concentrano sulle caratteristiche chimiche e fisiche legate alla sicurezza
Circa due consumatori su tre hanno riferito di aver sperimentato direttamente una problematica riguardante la sicurezza dei prodotti negli ultimi cinque anni. Tra le più comuni ci sono reazioni allergiche (28 per cento), lacerazioni imputabili al bordo tagliente di una confezione (27 per cento) e lesioni causate da progettazioni inadeguate del prodotto (20 per cento). Le principali preoccupazioni dei consumatori sono in gran parte correlate alla sicurezza chimica, al tipo di materiali/ingredienti e al rispetto degli standard dei prodotti. La sicurezza chimica, in particolare, è emersa come un elemento ancor più significativo nell’ambito dei prodotti per bambini, degli alimenti e delle calzature. È interessante notare come le preoccupazioni riguardanti la sicurezza informatica non siano state cons