Cooperativa Agrintesa Faenza festeggia il suo decennale
IndexFood.
Un’aggregazione nata per sostenere e sviluppare le aziende degli associati
Associata ad Apo Conerpo e a Confcooperative, la cooperativa conta 4.000 produttori, 2.000 dipendenti e sviluppa un valore della produzione di oltre 290 milioni di euro. Commercializza 295.000 tonnellate di prodotti ortofrutticoli e 1.350.000 ettolitri di vino. È un anniversario decisamente importante quello celebrato oggi da Agrintesa presso la propria sede di Faenza davanti ad una folta rappresentanza di soci, dirigenti e dipendenti e alla presenza di diverse autorità civili locali oltre a numerosi rappresentati del settore. La cooperativa, nata nel 2007 dalla fusione di tre realtà di primo piano aderenti ad Apo Conerpo (Intesa, Agrifrut ed Emiliafrutta), ha infatti festeggiato i 10 anni di attività.
Un periodo davvero particolare, in quanto in gran parte caratterizzato dalla pesante crisi economica mondiale, iniziata nel 2008, che ha modificato profondamente lo scenario e continua ancora a far sentire i suoi effetti anche sul settore agricolo ed agroalimentare. “Ciò nonostante – ha dichiarato il presidente, Raffaele Drei – Agrintesa ricopre oggi un ruolo di primo piano nel panorama ortofrutticolo italiano ed europeo a conferma della lungimiranza delle scelte effettuate dieci anni fa”. “Questo risultato – ha proseguito Drei – dimostra il grande dinamismo della cooperativa e dei suoi soci che, pur di fronte alle difficoltà del settore, hanno continuato a credere ed investire nella loro attività, puntando con decisione sull’innovazione e la specializzazione”.
Nell’ultimo decennio, il comparto ortofrutticolo è stato interessato da cambiamenti davvero radicali: da un lato si sono registrate interessanti opportunità commerciali quali l’apertura di nuovi mercati, lo sviluppo di nuove specie e varietà, l’applicazione di pratiche agronomiche tese al rispetto dell’ambiente ed al costante miglioramento della produzione. Dall’altro, si è assistito ad una competitività sempre più spinta tra le diverse aree di produzione, spesso sfociata in pericolose crisi di mercato o gravi difficoltà a valorizzare correttamente determinati prodotti. “Le scelte compiute nel 2007 da soci, consiglieri e dirigenti delle cooperative da cui è nata Agrintesa – ha affermato il direttore generale, Cristian Moretti – hanno anticipato questi mutamenti e la nostra azienda ha così mostrato di poter affrontare con successo le nuove sfide del mercato globale, sempre più complesso”.
“Gran parte degli obiettivi indicati dal Piano Industriale – ha sottolineato Moretti – sono stati raggiunti. È cambiato sensibilmente il catasto dei soci di Agrintesa, con riduzioni significative delle superfici coltivate a pesche e nettarine; nello stesso tempo si è registrata la crescita di altre specie come albicocche, susine, ciliegie e kiwi (verde e giallo) a dimostrazione della determinazione della base sociale a condividere le riconversioni varietali suggerite da Agrintesa per rispondere ai nuovi stili di consumo”. “In questi anni – ha proseguito Moretti – sono stati avviati numerosi progetti produttivi, che hanno interessato in particolare kiwi giallo, susine, albicocche tar