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News di settore - da Indexfood.it

Cibus e Anuga portano i prodotti alimentari italiani alla fiera “Thaifex” di Bangkok

Cibus e Anuga portano i prodotti alimentari italiani alla fiera “Thaifex” di Bangkok
IndexFood.

Aperta ieri, la fiera vede la partecipazione di più di 50 aziende alimentari italiane interessate ai mercati del Sud Est asiatico – Cibus, Federalimentare e ICE rispondono all’invito di KoelnMesse (Anuga)

 

Dopo il clamoroso successo di “Cibus Connect 2017”, la nuova fiera che si terrà negli anni dispari, Cibus prepara una edizione memorabile di Cibus 2018. Ripartono dunque le partecipazioni a fiere estere ed il networking con i buyer internazionali. Alla fiera dell’alimentazione “Thaifex”, apertasi ieri a Bangkok, è stata allestita un’Area Italia cui partecipano più di 50 imprese alimentari italiane che espongono i prodotti alimentari authentic italian per far conoscere l’alta qualità del made in Italy ed opporsi alla diffusione dei falsi dell’italian sounding.

Thaifex, una delle fiere organizzate nel mondo da KoelnMesse, rappresenta una porta di ingresso su tutti i mercati del Sud-Est asiatico e dell’area di libero scambio “Asean”, che comprende Birmania, Brunei, Cambogia, Filippine, Indonesia, Laos, Malesia, Singapore, Thailandia e Vietnam. Un mercato in grande crescita e di primario interesse strategico per l’alimentare italiano. Tra le imprese presenti nell’Area Italia: Acetificio De Nigris, Besana, Pastificio De Martino, La Doria Olio Basso,  D’amico, BioAgricoop, Meseta Gruppo Co.ind, Farchioni, Latteria Sorrentima, Agromonte, Dolfin,  Lameri , Vergani Secondo, Stella 81, Limmi, Balconi, Foodnes e Consorzio di Tutela del formaggio Asiago.

La lounge italiana è stata organizzata da Fiere di Parma/Cibus, Federalimentare, Koelnmesse, con il fattivo contributo di Ice Agenzia. Alla 14° edizione di Thaifex, che rimarrà allestita fino al 4 giugno, espongono 2200 espositori (da 46 Paesi, asiatici e internazionali) su una superficie espositiva di 93.000 mq. su 8 padiglioni. Sono attesi 46mila visitatori tra buyer, retailer ed importatori. Grazie alla collaborazione tra Koelnmesse (Anuga) e Fiere di Parma (Cibus), questa è la quinta volta che le aziende italiane partecipano a Thaifex. “Sono molto soddisfatto della consistente rappresentanza dell’agroalimentare italiano a Thaifex – ha dichiarato Thomas Rosolia, Amministratore delegato di Koelnmesse Italia  – segno che l’alleanza strategica tra Koelnmesse, Fiere di Parma e Federalimentare  sta concretamente aiutando le aziende  nella conquista dei mercati esteri a più elevato potenziale. Prossima tappa Anufood China in agosto a Beijing. L’alleanza vuole anche essere sinonimo di garanzia per aziende e buyer che potranno trovare nelle partecipazioni a marchio congiunto Cibus-Anuga tutta l’eccellenza del Made in Italy.  Due marchi storici metteranno a fattore comune le loro competenze a servizio del sistema-Paese Italia”.

“Il mercato dell’Asean sta crescendo a tassi doppi e vale ormai quasi 4 volte il mercato cinese – ha sottolineato Antonio Cellie, Ceo di Fiere di Parma – In conformità alla mission dell

mercoledì 31 maggio 2017/Author: indexfood.it/Number of views (283)/Comments (0)/
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Il Pomodoro italiano Cirio aumenta la propria quota di mercato in Francia

Il Pomodoro italiano Cirio aumenta la propria quota di mercato in Francia
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Conserve France, il pomodoro italiano Cirio aumenta la propria quota di mercato, + 35% in un anno

Cresce in Francia il consumo del pomodoro autenticamente italiano. Stando alle ultime rilevazioni Iri sugli acquisti nella distribuzione francese, il brand di pomodoro Cirio, di proprietà del consorzio cooperativo Conserve Italia e commercializzato in Francia attraverso la controllata Conserves France, ha visto crescere in un solo anno la propria quota di mercato del 35% in valore e del 40% in volume. “La Francia per Conserve Italia rappresenta il terzo mercato in termini di fatturato, dopo Italia e Spagna”, spiega Pier Paolo Rosetti, Direttore Generale di Conserve Italia e Presidente di Conserves France, la società posseduta al 95% dal gruppo cooperativo con sede a San Lazzaro di Savena, nel bolognese.

Complessivamente i ricavi del gruppo in Francia e Belgio ammontano a circa 74 milioni di euro, con un incremento di circa il 13% rispetto allo scorso anno. “La nostra crescita esponenziale in Francia in soli 12 mesi ci rende molto soddisfatti”, continua Pier Paolo Rosetti. “L’autentico pomodoro italiano ha sicuramente un plus valoriale e ciò spiega il successo dei nostri prodotti, che hanno alla base una filiera cooperativa di soci agricoltori che lavorano materia prima italiana, rigorosamente controllata e tracciata, rispettando la sostenibilità ambientale e le regole di avviamento al lavoro per i propri dipendenti. In Francia, continueremo a puntare su continue innovazioni di prodotto, come i sughi pronti La Bellissima o la nuova linea di pelati, passate e polpe Biò, che abbiamo intenzione di accompagnare con futuri investimenti in comunicazione. Siamo convinti che Cirio abbia tutte le potenzialità per aumentare ulteriormente la propria penetrazione nelle famiglie francesi”.

Ma la brillante crescita del marchio Cirio non deve far dimenticare l’anima “francese” della società, che produce mais, piselli, fagiolini e pomodoro nello stabilimento di Saint Sylvestre sur Lot per le principali catene distributive francesi, grazie alle materie prime apportate dai coltivatori francesi associati alla cooperativa Uniproledi. Inoltre, nello stabilimento di Tarascon viene prodotta un’ampia gamma di mélanges de légumes contenenti anche materie prime locali, che possono vantare di essere fabbricate in Provenza e che vengono commercializzate a marchio Barbier Dauphin (uno dei marchi francesi più antichi nella categoria dei piatti pronti) e a marchio dei distributori. Complessivamente Conserves France impiega stabilmente 150 lavoratori fissi, che diventano 330 con gli stagionali.

Conserve Italia è un consorzio cooperativo leader in Italia nel settore della trasformazione alimentare, che associa 14.000 produttori agricoli e trasforma oltre 600.000 tonnellate di frutta, pomodoro e vegetali, che vengono lavorati in 12 st

martedì 30 maggio 2017/Author: indexfood.it/Number of views (294)/Comments (0)/
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Con My Eatness la nutraceutica arriva nei Carrefour

Con My Eatness la nutraceutica arriva nei Carrefour
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MY EATNESS Il sapore del benessere “Fa che il Cibo sia la tua Medicina e che la Medicina sia il tuo Cibo”. Ippocrate

 

Un’azienda nuova ma con tre generazioni di “olio” alle spalle; uno staff giovane e un’idea innovativa: produrre e commercializzare cibo nutraceutico. MY EATNESS è un progetto semplice e al tempo stesso rivoluzionario quello di proporre prodotti alimentari nutraceutici, cioè prodotti di uso quotidiano con chiari e certificati benefici per la salute dei consumatori e un gusto unico.

Buono, Sano e Sicuro! 

Cibo e salute. Un binomio sempre più affermato che, soprattutto negli ultimi anni, è divenuto oggetto di particolare attenzione da parte dei consumatori. Gli alimenti che assumiamo quotidianamente con una dieta corretta possono promuove il benessere, migliorare la qualità della vita e persino allungarla, diventando una vera e propria medicina in grado di prevenire e curare malattie e disfunzioni. Troppo spesso ancora però si sottolinea l’aspetto quantitativo del cibo, le calorie, trascurando invece quello più importante: la sua qualità, ovvero le sostanze nutritive che contiene. Da questa consapevolezza nasce My Eatness, una giovane realtà imprenditoriale italiana specializzata nella produzione di alimenti nutraceutici, con un alto contenuto di principi nutritivi.

Cibi-farmaci (nutraceutici appunto) in grado di garantire all’organismo la quantità ottimale di nutrienti, sali minerali, vitamine, grassi essenziali per mantenerlo in perfetta efficienza. Salutari e insieme davvero buoni, tipici della tradizione mediterranea, di altissima qualità. I prodotti alimentari nutraceutici My Eatness sono naturali, biologici, 100% italiani e ad alto profilo gastronomico. My Eatness è la risposta quotidiana per coloro che seguono uno stile di vita sano, un’alimentazione corretta, varia ed equilibrata e amano prendersi cura di sé ogni giorno, con piccoli, semplici gesti e corrette abitudini.

L’Azienda: My Eatness nasce a Fossacesia, terra di ulivi nel cuore dell’Abruzzo, dall’esperienza della famiglia Ursini, da generazioni impegnata nella produzione di olio, e dalla creatività e dalla voglia di innovare di Martina e Pierpaolo, figli di Peppe Ursini.

L’idea che sta alla base di My Eatness è portare sulle tavole degli italiani prodotti alimentari buoni, sani e sicuri. Un progetto ambizioso, frutto di anni di studio e di ricerca, che può realizzarsi grazie ad un’attenta selezione delle materie prime, dall’origine alla raccolta, in una loro rapida trasformazione e alle analisi e certificazioni fatte su ogni singolo lotto di produzione. La forza di My Eatness risiede nella scelta di prodotti di eccellenza, nei processi di lavorazione,

martedì 30 maggio 2017/Author: indexfood.it/Number of views (361)/Comments (0)/
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Cerealia Festival, VII edizione: per l’Unione Europea e i 60 anni dei Trattati di Roma

Cerealia Festival, VII edizione: per l’Unione Europea e i 60 anni dei Trattati di Roma
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Riflettere su cosa ha significato “Europa” in questi sessanta anni, oggi più che mai è necessario per ridare valore a quel patto siglato tra i sei paesi firmatari

Promosso dalle associazioni culturali M.Th.I., Archeoclub d’Italia-Roma, Agroalimentare in rosa e Prospettive Mediterranee, in collaborazione con istituzioni nazionali ed internazionali, il festival Cerealia cerca ogni anno di portare il suo contributo all’interscambio culturale nel Mediterraneo a vari livelli, affrontando i temi dell’alimentazione, dell’ambiente, dell’economia, del turismo e della cultura.

La settima edizione (8-11 giugno 2017) fa una dedicata speciale all’Unione Europea e ai 60 anni dei Trattati di Roma. Il Festival ha ricevuto l’alto patrocinio del Parlamento Europeo, dell’Ufficio in Italia della Commissione Europea, del MAECI, MiPAF e di numerose altre istituzioni pubbliche e private. La Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le politiche europee – ha inserito l’evento nel Calendario delle iniziative istituzionali relativo al 60° anniversario dei Trattati di Roma. L’EFA (European Festivals Association) ha riconfermato a Cerealia l’EFFE Label 2017-2018, marchio dei festival europei di eccellenza.

Riflettere su cosa ha significato “Europa” in questi sessanta anni, oggi più che mai è necessario per ridare valore a quel patto siglato tra i sei paesi firmatari. La dedica all’Unione Europea vuole dare anche risalto al valore delle diversità, che nutrono l’unicità del continente Europeo e alla sua capacità di dialogo, in particolare con la sponda sud del Mediterraneo. Proprio i cereali e il pane hanno costituito il progetto identitario del Parlamento Europeo all’Expo Milano 2015; la “spiga d’oro” è stata presa come simbolo a rappresentare l’Europa, volendo soddisfare il quesito sulla possibilità di raggiungere la sicurezza alimentare attraverso la buona cooperazione, non solo fra i diversi paesi, ma anche fra scienza e agricoltura, fra innovazione e tradizione. Sarà così la filiera professionale, dal lavoro della terra alla ricerca scientifica, al centro del programma di Cerealia 2017: tema guida quindi “arti e professioni. Identità e culture”; mentre l’ORZO è il cereale scelto per l’approfondimento a cui sarà dedicato un convegno a Roma il 12 giugno. Sempre a Roma il 9 giugno all’Auditorium di Mecenate, una tavola rotonda farà un focus sul turismo sostenibile, in occasione dell’Anno Europeo dedicato a questo tema.

L’edizione 2017 è dedicata poi alla memoria del prof. Silvio Moretti recentemente scomparso. Già membro del comitato scientifico di Cerealia, esperto di celiachia e certificazione halal,  il prof. Moretti è stato tra i primi sostenitori morali del festival. Confermando la sua struttura di festival diffuso, Cerealia presenta quest’anno un ricco programma d’iniziative in vari luoghi di Roma, Comuni nel Lazio e diverse regioni ital

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AgrieTour – Presentata a Roma la sedicesima edizione

AgrieTour – Presentata a Roma la sedicesima edizione
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Dal 17 al 19 novembre ad Arezzo Fiere torna l’appuntamento più importante dedicato al settore. Agriturismo: Traino per il turismo e valore aggiunto per l’agricoltura

Presentata oggi a Roma la sedicesima edizione di AgrieTour, il Salone nazionale dell’agriturismo e dell’agricoltura multifunzionale: dal 1998 a oggi il comparto è cresciuto del 129% segnando record su tutti i fronti: oltre 2,5 milioni di “agrituristi” all’anno per circa 11,5 milioni di presenze, di cui il 57% dall’estero. I margini di crescita e di “diversificazione” sono ancora ampi. Mipaaf ed Ismea in prima linea nel supporto all’intero comparto. Cresce il settore, +2,3% rispetto al 2014 (dati dall’ultimo rapporto Istat). Nel 2015 le aziende agrituristiche sono 22.238, 494 in più rispetto al 2014 (+2,3%). Prosegue, dunque, il trend di crescita del comparto registrato negli ultimi anni, sia per il numero di aziende sia per le presenze.

Sono solo alcuni dei numeri che sono stati ricordati a Roma nel corso della conferenza di presentazione della sedicesima edizione di AgrieTour, il Salone nazionale dell’agriturismo e dell’agricoltura multifunzionale che si svolgerà ad Arezzo Fiere e Congressi dal 17 al 19 novembre 2017, con la collaborazione tecnico-scientifica di Agro Camera (Azienda Speciale della Camera di Commercio di Roma). «Numeri che sottolineano l’incidenza per l’agricoltura di questo settore che continua a crescere nell’offerta e nella domanda – ha detto Andrea Boldi, presidente di Arezzo Fiere – ed è su questi dati che vogliamo continuare l’impegno di questa manifestazione che per prima in Italia ha saputo anticipare l’esigenza di questo comparto fondamentale per il turismo e l’agricoltura italiana e che nel mondo è diventato un vero e proprio modello». AgrieTour, inaugurato nel 2002, all’indomani della pubblicazione del D.Lvo 228 del 2001 (Orientamento e modernizzazione del settore agricolo) ha seguito ed accompagnato nel tempo l’agriturismo italiano e i tanti ambiti della multifunzionalità in agricoltura, ambiti non marginali per il mondo agricolo e agrituristico e per lo sviluppo delle aree rurali.

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, ha illustrato il marchio ufficiale “Agriturismo Italia”, accompagnato dal nuovo sistema di classificazione. Il marchio contraddistingue le aziende regolarmente autorizzate in base alle leggi regionali, garantendo agli ospiti di essere accolti presso un’azienda agricola. Il marchio è rappresentato da un girasole che racchiude idealmente una fattoria. La classificazione delle aziende agrituristiche ha lo scopo di dare al pubblico un’idea del livello di comfort (comodità dell’accoglienza), della varietà di servizi (animazione dell’accoglienza) e della qualità del contesto ambientale (natura, paesaggio, tranquillità) che ciascuna azienda offre.

Ismea (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare), a seguito della seconda Legge Quadro 20 febbraio 2006, n. 96 (Disciplina dell’Agriturismo), collabora con il Mipaaf in relazione a tutte le attività istituzionali dell’agriturismo italiano, in particolare circa il Repertorio Nazionale dell’Agriturismo finalizzato al monitoraggio dell’offerta nazionale; il marchio “Agriturismo Italia” e la

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