Il premio “Birra in Cucina” va a Michelangelo Mammoliti
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In occasione della presentazione della guida Identità Golose 2018 Birra Moretti ha premiato lo chef che ha saputo meglio valorizzare la birra in abbinamento alla propria cucina
Giovani e talentuosi, è questo il profilo delle promesse della cucina italiana che Birra Moretti e Fondazione Birra Moretti cercano e sostengono. Nuova tappa di questo percorso di valorizzazione, è il Premio Birra in Cucina, il riconoscimento che Birra Moretti dedica agli chef che hanno saputo proporre un utilizzo innovativo della birra in abbinamento ai piatti e come ingrediente. Quest’anno, Birra Moretti ha conferito il Premio a Michelangelo Mammoliti, chef del ristorante del resort La Madernassa di Guarene, in occasione della presentazione della Guida ai ristoranti d’autore in Italia e nel mondo 2018 di Identità Golose, che si è svolta a Milano il 28 novembre.
Giunta all’undicesima edizione, la Guida di Identità Golose è un ormai un appuntamento atteso che racconta il meglio della ristorazione internazionale. Una guida online, interattiva e in continuo aggiornamento che mette a disposizione degli appassionati dettagliate recensioni che, di anno in anno, premiano coloro che portano in tavola le eccellenze della cucina italiana e internazionale, con un occhio di riguardo per le nuove leve.

Michelangelo Mammoliti e Paolo Merlin- Ph credit Brambilla Serrani ©
Michelangelo Mammoliti, classe 1985, è nato a Giaveno, in provincia di Torino. Dal 2014, è chef del ristorante del resort La Madernassa di Guarene, a poca distanza dal suo paese natale. Tra le esperienze che più lo hanno formato le esperienze da Gualtiero Marchesi, prima all’Albereta e poi al Marchesino di Milano. È però l’incontro con Stefano Baiocco, chef di Villa Feltrinelli a Gargnano, a cambiare la vita di Michelangelo. Chiusa la parentesi sulla sponda bresciana del lago di Garda, ha inizio un pellegrinaggio di 5 anni in Francia: Alain Ducasse, Pierre Gagnaire, Yannick Alléno a Parigi e Marc Meneau all’Espérance di Saint Père sous Vezelay. «È da questi grandi maestri francesi che ho appreso tre concetti fondamentali: eccellenza, rigore e l’essere esigenti» – racconta Mammoliti. La sua cucina ha una maturità spiazzante: altamente rigoroso, millimetrico nella composizione degli elementi, impiega un bagaglio tecnico dalla complessità elevatissima, senza ricorrere a orpelli scenografici fini a se stessi.
«Con Fondazione Birra Moretti portiamo avanti un progetto di valorizzazione della cultura della birra a tavola, iniziato nel lontano 2007 da Birra Moretti. Un’ambizione che nasce da un’intuizione vincente: far conoscere e appassionare di questa bevanda millenaria chi inventa e disegna il gusto a tavola. Così, negli anni gli chef hanno scoperto nella birra un ingrediente eccellente per dare una nota unica alle proprie ricette. E, in sala, i sommelier la propongono sempre più in abbinamento ai piatti della grande cucina d’autore. Chef e sommelier, oggi, sono diventati i nostri primi e più importanti ambasciatori» – dichiara