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News di settore - da Indexfood.it

La nuova linea Finger Food firmata Goldplast

GOLDPLAST, azienda italiana specializzata nella ideazione, produzione e commercializzazione di articoli per la tavola di alta qualità, inizia il 2017 lanciando sul mercato la nuova linea di prodotti per finger food Wild & Free, con un nuovo ed accattivante design ispirato alle forme della natura.

Dalla moda all’interior design, gli elementi naturali rappresentano il trend che si è imposto per lo stile del 2017. GOLDPLAST, sempre attenta alle tendenze e alle influenze del mercato, ha pensato ad una linea ispirata proprio a questo mondo, interpretando in modo semplice e pulito le forme di fiori e foglie e i disegni che il vento crea su acqua e prati.

Dallo studio di questi movimenti e di queste geometrie, nasce la linea Wild & Free, che propone una gamma di coppette e piattini dal design impattante che esprime la freschezza e la gioia tipiche dei paesaggi naturali, ma anche il loro aspetto più inusuale e originale.
I prodotti della linea sono realizzati in polistirolo (PS), tutti BPA free e riciclabili al 100%. Il materiale di qualità superiore offre la massima praticità: le diverse preparazioni possono essere realizzate, conservate e servite direttamente, per essere presentate e consumate soddisfacendo il gusto del palato ma anche della migliore estetica.

La linea Wild & free si inserisce all’interno della proposta FINGERFOOD di GOLDPLAST, una gamma di prodotti monouso pensati appositamente per le preparazioni finger food dolci e salati distribuita nei canali Catering, Ingrosso specializzato, Party / Entertainment, Grande Distribuzione Organizzata. La gamma comprende prodotti caratterizzati da un forte impatto estetico e destinati sia ai settori della pasticceria e gelateria, sia al mondo del catering banqueting.

Il design curato caratterizza fortemente tutte le linee FINGERFOOD, per permettere a tutti i professionisti più esigenti di vestire buffet o catering a regola d’arte, con stile e creatività, all’altezza anche delle situazioni che richiedono un’eleganza impeccabile.

www.goldplast.com/it/

lunedì 20 febbraio 2017/Author: MIXERPLANET/Number of views (2703)/Comments (0)/
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KFC sfida McDonald’s con un ristorante in pieno centro a Milano

Sarà il primo punto vendita in centro storico, avendo il marchio fino a ora scelto solo centri commerciali. E l’obiettivo sembra chiaro: sfidare il vicino McDonald’s. KFC, la rete americana specializzata nel pollo fritto, aprirà un ristorante nei pressi di Piazza Duomo a Milano, fra le vie Torino e Mazzini. Già partiti i lavori di ristrutturazione dello stabile su tre piani. L’edizione milanese del Corriere della Sera parla di due milioni di euro spesi direttamente dalla casa madre per il restyling del palazzo più altrettanti in affitto annuale.

Cifre astronomiche – osserva il sito azfranchising – che danno il segno di quanto il marchio americano stia investendo in Italia, dove è sbarcato da poco. Se tutto andrà liscio, l’apertura dovrebbe avvenire durante l’estate 2017.

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MIlano, This Is Not a Sushibar compie 10 anni: “Successo… da pazzi”

This Is Not a Sushibar, la catena di sushi più unconventional di Milano, compie 10 anni. Una gran bella notizia, in un periodo in cui 3 locali su 4 chiudono dopo 5 anni. Ne parliamo con Matteo Pittarello, founder del progetto.

Ci racconti com’è nata l’idea di This Is Not a Sushibar.
Tutto iniziava nel lontano 2007. Steve Jobs presentava al mondo l’iPhone… e a Milano io e altri due “pazzi” aprivamo una catena di sushibar. L’ennesima catena di sushi a Milano… le probabilità che fosse un buco nell’acqua erano alte. Ma non ne potevamo più dei soliti all you can eat di plastica. E così, sfruttando le nostre precedenti esperienze manageriali, avevamo deciso di dare vita a un nuovo concetto di sushi, mixando tecnologia, new media e cucina giapponese.

In quegli anni c’era il boom del giapponese. Deve esser stato difficile distinguersi.
Proprio così – interviene Armando Zappalà, Ceo dell’azienda -. Dovevamo inventarci qualcosa di non già visto. Non avere una connotazione giapponese, non avere un nome orientale, non avere un menu tradizionale, non seguire le regole della Tokyo Sushi Academy, insomma non.

Ed è così che è nato This is not a Sushibar?
Certo – prosegue Armando -. Il sushi più unconventional di Milano. Un mondo aperto alla realtà internazionale, sempre pronto ad accogliere nuovi stimoli. Un’esperienza da vivere a tutto tondo, andando oltre il semplice gusto. Insomma, nulla di preconfezionato. Nulla che avesse una data di scadenza.

Scusate la domanda… ma in pratica cosa c’è di diverso?
A parte il nome? – risponde Matteo -. Tutto, perché eravamo e siamo fissati con la qualità e con l’innovazione. This is not a Sushibar non è un take away di cucina orientale. È un take wow. Le ricette, per esempio, sono tutte rivisitate da esperti Sushi Man per andare incontro a un gusto più internazionale. Il delivery è innovativo con consegne puntuali che si possono monitorare in tempo reale tramite app. Senza dimenticare la nostra carta etica: utilizziamo solo energia pulita e sosteniamo il progetto WAMI, contribuendo alla costruzione di pozzi d’acqua potabile in Africa. Vogliamo fare il sushi più buono di Milano e in qualche modo dare un contributo per salvare il mondo. Ve l’ho detto che siamo dei pazzi…

Innovazione e gusto. Questa ricetta ha avuto successo?
Sembra di sì a leggere i dati – riprende Armando -. In questi anni siamo cresciuti, abbiamo aperto tre locali in tutta Milano ed entro il 2017 ne apriremo un quarto. Il nostro motto per fortuna ha convinto i milanesi: offrire il miglior prodotto, servito nel modo più comodo, per un’esperienza fuori dall’ordinario.

E quest’anno fate 10 anni di attività.
In questi tempi di sindrome da locale vuoto è un grande risultato – dice Matteo -. Dieci anni che ora vogliamo festeggiare con 10 mesi di regali per ringraziare i nostri clienti, i veri artefici di questo successo. A gennaio abbiamo regalato loro l’Uramaki Rainbow 10th Anniversary, una ricetta limited edition creata per l’occasione, con sesamo placcato in oro alimentare. Un’idea andata a ruba che replicheremo nei prossimi mesi.

E i prossimi 9 mesi cosa regalerete?
Probabilmente delle cose… da pazzi – conclude Armando con un sorriso.

INFORMAZIONI UTILI E CONTATTI
This is not a Sushibar Locale di Via Nino Bixio 18, Milano, tel. 02.394.321.65
Locale di Via Conca del Naviglio 5, Milano, tel. 02.917.647.04
Locale di Via Pasubio 8, Milano, tel. 02.367.379.89

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Consulenza Siae in Ascom: un aiuto per risparmiare sulle nuove tariffe

Slitta al 24 marzo la scadenza per il pagamento delle nuove tariffe Siae, entrate in vigore il 1 gennaio 2017 e definite dagli accordi stipulati con le principali associazioni di categoria. Anche la convenzione tra Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) e Siae adotta il nuovo sistema di calcolo degli importi che mira a rendere i conteggi più oggettivi e di conseguenza a far risparmiare. Per assistere i gestori di bar e ristoranti nel calcolo delle nuove tariffe, l’Ascom ha attivato un servizio di consulenza.

I cambiamenti previsti riguardano diversi aspetti. La novità principale è che la tariffa non viene più calcolata in base alla categoria del locale, ma rispetto alla superficie di somministrazione, cioè l’area destinata al servizio ai clienti che di solito è riportata sulla Scia o sull’autorizzazione. I locali sono inoltre suddivisi in tre fasce: fino a 75mq, parametro che interessa la maggior parte dei pubblici esercizi e che prevede la tariffa più bassa; da 76 a 250mq e da 251 a 500 mq.

«In questi giorni la Siae sta spedendo in automatico i MAV 2017 con le vecchie tariffe – spiega Andrea Comotti, responsabile Area Gestionale e servizio di consulenza Siae di Ascom Bergamo Confcommercio -. Consigliamo di non pagarli e di venire con tempestività nei nostri uffici per calcolare i nuovi importi e valutare quali sono i più economici. In generale, le nuove tariffe dovrebbero rivelarsi meno costose per i locali di piccole dimensioni e scegliendo gli abbonamenti tutto compreso si può risparmiare».

Da quest’anno, inoltre, si può pagare l’abbonamento on line registrandosi sul portale Siae dedicato alla Musica d’Ambiente, senza doversi recare preso i loro uffici. Lo sportello di consulenza Ascom è a disposizione gratuitamente nella sede di via Borgo Palazzo, al piano terra, dal lunedì al venerdì. Basta presentarsi con i dati relativi proprio al locale: numero di metri quadrati dell’area destinata alla somministrazione, eventuali metri esterni con filodiffusione (entrambi sono riportati sulla Scia/autorizzazione), numero e tipo di strumenti utilizzati nel locale e copia della fattura SIAE del 2016. Sempre allo sportello può essere richiesto il modulo sconto Fipe per pagare una tariffa ridotta.

Per informazioni: Ascom Sistemi Gestionali tel. 035.4120325 – gestionale@ascombg.it.

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Nuovi chef, a Host 2017 il gran finale di Obiettivo Apprendistato

In un mondo in cui l’ospitalità professionale è sempre più sotto i riflettori, viene richiesto da tempo agli chef – e oggi anche ai maestri pasticceri, cioccolatieri e gelatieri – di essere veri imprenditori e manager oltre che grandi creativi. In quest’ottica, HostMilano intende dare un contributo concreto per accrescere ulteriormente la professionalità di queste categorie, quelle di oggi e anche di domani.

Oltre alle iniziative per incrementarne la partecipazione in manifestazione, e a numerosi appuntamenti specifici nell’ambito del palinsesto di eventi, Host 2017 insieme con Fiera Milano e Bit 2017 supporta Obiettivo Apprendistato, un innovativo programma di formazione promosso da APCI – Associazione Professionale Cuochi Italiani, con la collaborazione di AMPI – Academia Maestri Pasticceri Italiani, FIPE – Federazione Italiana Pubblici Esercizi, Le Soste, JRE – Jeunes Restaurateurs d’Europe, Expo Women Global Forum, e con il patrocinio del Ministero della Politiche Agricole Alimentari e Forestali.

Il programma si pone l’obiettivo di facilitare agli aspiranti chef e maestri di domani, ragazze e ragazzi che frequentano gli istituti alberghieri, un ingresso più qualificato nel mondo del lavoro attraverso un percorso professionalizzante che vedrà coinvolti 100 istituti selezionati tra i migliori in tutta Italia.

“Solo un connubio sempre più stretto fra tecnologia, creatività e imprenditorialità – commenta Simona Greco, Exhibition Director di HostMilano – può permettere all’ospitalità professionale di affrontare le complesse sfide poste dell’evoluzione degli scenari italiani e internazionali. Per questo già da diverse edizioni, accanto alle anteprime hi-tech di cui rimaniamo il riferimento mondiale, diamo sempre più spazio nella nostra offerta agli chef e ai maestri. Supportare un’iniziativa che si rivolge ai giovani, come Obiettivo Apprendistato, non solo è in linea con la nostra filosofia ma ci riempie anche di entusiasmo. Il gran finale del progetto, che ospiteremo a Host 2017, sarà una grande festa della cucina d’autore, oltre che un’occasione unica per contribuire alla crescita del settore”.

“Il sogno dei ragazzi è l’investimento più importante – spiega Sonia Re, direttore generale APCI – perché il futuro ha bisogno di nuovi chef. Noi possiamo far sì che i ragazzi si innamorino della professione solo conoscendo, provando e creando. Sono certa che ci siano tutti gli ingredienti per realizzare questa ricetta: scuole alberghiere con la volontà di riallacciare rapporti duraturi con i professionisti delle associazioni che hanno dato la loro piena collaborazione, aziende private che si rendono interessate ad investire in tal senso, istituzioni che offrono piena disponibilità per supportare questa filiera. Ripartiamo da qui con grande entusiasmo per creare professionisti con competenze e valori. Questa per noi è la sfida della buona formazione”

L’iniziativa è partita ufficialmente il 15 novembre scorso da Pistoia con una tavola rotonda nell’ambito del Congresso Nazionale “Les Toques Blanches d’Honneur”, organizzato da APCI, che ha fatto il punto su esperienze, competenze trasversali, valorizzazione dei mestieri da sviluppare nel progetto con l’obiettivo di fornire una risposta concreta alla richiesta degli imprenditori e ai bisogni dei giovani.

Nei prossimi mesi ogni istituto sceglierà tra gli studenti del quarto e quinto anno i tre migliori, per un totale di 300. Gli esperti di APCI, AMPI e delle scuole alberghiere individueranno i 100 migliori, che parteciperanno a un primo casting “dal vivo”: a Bit 2017, in fieramilanocity dal 2 al 4 aprile 2017, verrà loro dato un paniere di prodotti con cui dovranno preparare un piatto. Ogni cuoco sarà accompagnato da un collega di sala che servirà la creazione de

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