La Pataticoltura bolognese compie 200 anni
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Al centro di un convegno organizzato a Molinella dalla cooperativa Patfrut in collaborazione con Naturitalia
Introdotta nel territorio all’inizio dell’Ottocento, questa coltivazione ha raggiunto nel tempo un notevole sviluppo, diventando una risorsa importante per l’economia rurale di tutta la provincia
“Di fronte ai profondi mutamenti climatici che stanno interessando anche il nostro Paese, è assolutamente indispensabile accelerare le opere di manutenzione e ristrutturazione del territorio, per troppo tempo trascurate”: è quanto ha affermato il Ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti intervenendo al convegno “La pataticoltua bolognese compie 200 anni. La competitività e la sostenibilità della filiera. Modelli organizzativi e strategie a sostegno del reddito degli agricoltori” organizzato a Molinella (Bo) dalla cooperativa ortofrutticola Patfrut in collaborazione con Naturitalia e con il contributo di Emil Banca.
“Negli ultimi anni – ha aggiunto Galletti – l’impegno del Governo sta andando proprio in questa direzione con l’obiettivo di preservare la popolazione da eventuali calamità e salvaguardare l’agricoltura, importante alleato dell’ambiente grazie alla sua capacità di preservare il territorio”.

Da sinistra, Matteo Passini, vice direttore Emil Banca; Mario Pasquali, Comitato eventi 200 anni; Roberto Cera, presidente cooperativa Patfrut; Gianluca Galletti, Ministro dell’Ambiente; Arnaud Delacour, presidente dell’Unione Nazionale dei Produttori di Patata francese (UNPT); Fausto Bosca, direttore Unione Nazionale Produttori Patate italiana (UNAPA); Davide Pasini, direttore settore orticole cooperativa Patfrut.
“La sfida del cambiamento climatico – ha concluso il Ministro – impone un costante avanzamento nell’utilizzo delle nuove tecnologie, puntando sull’agricoltura di qualità e di precisione”.
Guidati da Roberto Cera, presidente della Patfrut, i lavori sono proseguiti con i saluti di Dario Mantovani, Sindaco di Molinella, e Matteo Passini, vice direttore di Emil Banca.
È poi intervenuto Mario Pasquali, del Comitato eventi 200 anni, che ha proposto all’ampia e qualificata platea un appassionato excursus storico sulla diffusione della pataticoltura nel territorio bolognese, cominciata all’inizio dell’Ottocento. Dopo aver fornito un contributo fondamentale alla lotta alla fame, la coltivazione di questo tubero ha raggiunto nel corso degli anni un notevole sviluppo, diventando poi una risorsa importante per l’economia rurale di tutto la provincia.
Arnaud Delacour, presidente dell’Unione Nazionale dei Produttori di Patata francesi (UNPT), ha fornito una fotografia dettagliata della pataticoltura d’oltralpe, che interessa una superficie di oltre 125.000 ettari da cui si ottiene una produzione superiore ai 6 milioni di tonnellate (stime 2017).
“La nostra Unione nazionale – ha sottolineato Delacour – raggruppa t