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News di settore - da Indexfood.it

Torna “Vinci un anno di spesa – scrivi la tua ricetta”, il grande concorso promosso da A&O e Famila

Torna “Vinci un anno di spesa – scrivi la tua ricetta”, il grande concorso promosso da A&O e Famila
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I partecipanti potranno vincere un anno di spesa proponendo ricette ispirate alla tradizione romagnola e marchigiana di una volta

Dopo i successi delle passate edizioni, torna dal 24 agosto al 20 settembre 2017 il grande concorso “Vinci un anno di spesa – Scrivi la tua ricetta”, promosso da A&O e Famila della Romagna e di alcune province delle Marche, insegne gestite dal gruppo Arca S.p.A. di Cesena.

PubliOne, agenzia di comunicazione integrata con sedi a Milano, Forlì e Napoli ha ideato la creatività della campagna promozionale delle iniziative, sia off che on line, e dei materiali interni ai punti vendita, nell’ambito di un più ampio mandato che, già da molti anni, riguarda anche la comunicazione sul territorio e le iniziative a supporto delle attività di social responsibility e di comunicazione digital.

Il concorso, ormai giunto alla sesta edizione, è rivolto a tutti gli appassionati di cucina, che potranno scrivere e inviare una o più ricette ispirate alla tradizione culinaria romagnola e marchigiana. Ma quest’anno c’è anche un’altra grande novità: le ricette dovranno attingere alla cucina “di una volta”, ai piatti che le nostre nonne preparavano e sono rimasti nella memoria collettiva. Un’occasione importante per tenere viva la nostra cultura gastronomica. La partecipazione al concorso è libera, coerentemente con la relazione sempre più diretta che le insegne intrattengono con la propria clientela.

Sarà quindi possibile partecipare compilando l’apposita scheda presso le casse dei negozi A&O e imbucarla nell’apposita urna, oppure inviarla accedendo al sito www.scrivilatuaricetta.it. Il premio finale è un buono da 2.500 €, pari a circa un anno di spesa in prodotti alimentari gratis nei punti vendita A&O e Famila aderenti all’iniziativa.

Quest’anno, sarà la Lady Chef Romagna Albarosa Zoffoli a vagliare e scegliere le 12 migliori ricette fra tutte quelle pervenute, che andranno a comporre, una per ogni mese, il Calendario A&O e Famila 2018. Non è quindi in palio solo un ghiotto premio, ma anche la grande soddisfazione di ispirare la fantasia in cucina dei tantissimi clienti delle insegne che riceveranno il calendario.

Il portale web www.scrivilatuaricetta.it, studiato e realizzato da PubliOne, non è soltanto la piattaforma su cui è possibile inserire la propria ricetta: è anche un vero e proprio ricettario online ispirato alla tradizione romagnolo-marchigiana, con ideazioni esclusive e rielaborazioni personali di ricette classiche. Ogni ricetta è facilmente replicabile nella propria cucina: dagli antipasti ai primi, passando attraverso secondi e contorni, fino ai dolci più sfiziosi.

Il concorso sarà sempre presente anche sulla pagina Facebook dedicata, che si è a sua volta evoluta fin dal nome. “La Tua Ricetta” identifica una vera e propria community, sempre più ampia: qui tutti hanno la possibilità di approfondire le ricette inserite sul sito e di condividere pareri e rielaborazioni personali. E

martedì 22 agosto 2017/Author: Indexfood/Number of views (937)/Comments (0)/
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E’ iniziata la raccolta dello Zafferano

E’ iniziata la raccolta dello Zafferano
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Approfittiamo del periodo della raccolta per sfatare alcuni falsi miti sullo zafferano come, ad esempio, che i pistilli siano più pregiati della polvere. Il periodo dell’anno che va da settembre a novembre è il momento in cui le piantagioni di zafferano sparse per il mondo si tingono di viola e rosso, i colori del fiore di zafferano. La raccolta comincia quando il caldo estivo diminuisce, quindi il suo inizio può variare da paese a paese a seconda del clima.

La produzione si concentra per la maggior parte in Iran, India, Kashmir, ma anche in Marocco, Grecia e Spagna. In Italia le piantagioni si trovano principalmente in Abruzzo e Sardegna, ma anche in Toscana, in Lombardia, in Piemonte e in Friuli. Ovunque, comunque, la raccolta dura circa 25 giorni e deve avvenire sempre nelle prime ore del mattino e al tramonto quando i fiori viola dello zafferano si schiudono e i loro pistilli rosso vivo sono pronti per essere staccati a mano, per essere essiccati e sterilizzati in appositi forni.

Al termine della raccolta vengono prodotte mediamente ogni anno circa 200 tonnellate che corrispondono al totale della produzione mondiale di zafferano. Per ottenere tale quantitativo è necessario raccogliere circa 30 miliardi di fiori! Questo dato, più di ogni altra cosa, può far capire quanto sia laboriosa e faticosa la produzione del cosiddetto, non a caso, “oro rosso”.

Oltre all’artigianalità che caratterizza la raccolta e la lavorazione dello zafferano, non tutti sanno che i terreni in cui vengono piantati i bulbi devono essere concimati naturalmente senza ricorrere a fertilizzanti, pesticidi e altre sostanze chimiche che altererebbero le caratteristiche organolettiche del prodotto.

Ecco perché lo zafferano è un prodotto così pregiato da vantare innumerevoli tentativi di imitazione. Tuttavia sul suo costo non si può barare. Un prezzo troppo basso nasconde certamente spiacevoli sorprese, come ad esempio l’utilizzo di spezie meno pregiate all’interno della stessa bustina.

Inoltre, al contrario di quanto si crede, scegliere i pistilli, peraltro ben più complicati da usare, non mette al riparo da brutte sorprese. Spesso, infatti, pistilli vecchi e biancastri, quindi senza sapore, vengono trattati per essere riportati all&

martedì 22 agosto 2017/Author: Indexfood/Number of views (1125)/Comments (0)/
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VOG – Il mercato delle Mele torna in equilibrio

VOG – Il mercato delle Mele torna in equilibrio
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Con il 2016/2017 si chiude per il Consorzio VOG un ciclo di tre difficili stagioni melicole “post embargo”, caratterizzate da raccolti europei oltre i 12 milioni di tonnellate e un mercato soffocato da una abbondante offerta di prodotto.

Per quest’anno, le stime del raccolto europeo parlano si sole 9,3 milioni di tonnellate. Ottimista il direttore Gerhard Dichgans: “Con meno mele in Europa e un buon raccolto in Alto Adige, il mercato ritorna in equilibrio e i nostri produttori possono tirare il fiato”.

Nell’autunno 2016 la scorsa stagione commerciale era stata inaugurata dal Consorzio VOG con un ottimo raccolto sia a livello quantitativo che qualitativo, superando le 628.000 tonnellate di mele da tavola. La stagione, nel corso delle settimane, si era rivelata ancora una volta difficile e con le stesse criticità degli anni precedenti: l’aumento dell’export delle mele polacche in Europa a causa dell’embargo russo e l’instabilità politica e finanziaria dei paesi nordafricani.

Gerhard Dichgans

A inizio primavera, dopo alcuni mesi con un buon ritmo di destoccaggio, il mercato ha ripreso fiato e le quotazioni hanno registrato una forte impennata, supportate dalle notizie sempre più concrete sugli ingenti danni subiti dagli agricoltori in molti bacini di produzione melicola, a causa dalle gelate primaverili nel pieno della fioritura.

Le stime del raccolto europeo 2017, rese note il 10 Agosto in occasione di Prognosfruit a Lleida, parlano di una produzione di 9,3 milioni di tonnellate. Secondo il Direttore del VOG Gerhard Dichgans, questo volume non sarà raggiunto: “Le perdite causate dal gelo primaverile sono enormi. In aggiunta, in queste ultime settimane, intemperie e grandinate hanno acuito i danni già gravi, e questo vale purtroppo anche per l’Alto Adige”.

“Nel nostro gruppo, a fine luglio avevamo stimato il raccolto di mele da tavola in 570.000 tonnellate, un -10% in confronto alla stagione precedente. Causa le grandinate della prima settimana di agosto, dobbiamo correggere di la stima di un -70.000 tonnellate, per arrivare a 500.000 tonnellate, -20% sul raccolto 2016”.

Il minore raccolto a livello del gruppo, si traduce in un segno negativo per tutte le varietà classiche: Gala, Red Delicious e Morgenduft si dovrebbero attestare su un -15%, le Granny a un – 10%. Più colpiti il raccolti di Golden Delicious, stimato a – 35%, e Braeburn a – 25%. Fa eccezione la Fuji, che eguaglia il – seppur debole – raccolto 2016.

Per le mele Club, il Consorzio prevede un raccolto sostanzialmente in linea con l’annata precedente. Pink Lady® e Jazz® sono stimate a -10%, mentre Kanzi® e Envy® – grazie ai nuovi impianti messi a dimora negli anni precedenti – eguaglieranno i volumi del 2016.

“Il raccolto delle Gala è iniziato con il weekend di Ferragosto, con le prime spedizioni di prodotto programmate per la terza settimana del mese – prosegue Dichgans – Siamo ora a circa un terzo del raccolto. Le temperature degli ultimi giorni sono finalme

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Crolla in Italia la produzione di Grano Duro – 30%

Crolla in Italia la produzione di Grano Duro – 30%
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Non è solo la raccolta di uve da vino (in calo del 15%-20% sul 2016) a preoccupare l’agricoltura italiana. Anche per il grano duro la campagna 2017 si annuncia molto difficile con una perdita media di quasi il 30% sull’annata record precedente, che equivale a 1,5milioni di tonnellate di frumento duro in meno. Lo riporta, nel numero in uscita da domani, il settimanale L’Informatore Agrario, che ha incrociato le rilevazioni degli esperti del settore su tutto il territorio nazionale.

La siccità ha compromesso gran parte della produzione nel Centro-Sud del Paese, con cali che vanno dal -41% in Toscana al -37% del Molise, dal -30% in Puglia, Basilicata e Umbria al preoccupante -50% nel Lazio. Meglio è andata al Nord, dove le superfici sono calate del 28%, le produzioni del 18%, ma le rese, complice un’annata molto positiva per la coltura, sono aumentate dell’11%. In generale – evidenzia il settimanale – il raccolto presenta una qualità eccellente per il 60-70% della produzione mentre il calo produttivo è da imputare tanto al clima, che ha penalizzato le rese, quanto alla riduzione delle superfici seminate a causa della scarsa convenienza economica per gli agricoltori che ha caratterizzato le ultime campagne del grano duro.

Edizioni L’Informatore Agrario,è la casa editrice, con sede a Verona, che da 70 annioffre un servizio di informazione e formazione agli imprenditori agricoli. Tre le testate di riferimento: il settimanale dedicato all’agricoltura professionale L’Informatore Agrario, il mensile per l’agricoltura part-time e hobbistica Vita in Campagna e MAD – Macchine Agricole Domani, dedicato al mondo della meccanica agraria, oltre a un ampio catalogo di libri e altri supporti multimediali su temi specializzati.

Verona, 22 agosto 2017

Crolla in Italia la produzione di Grano Duro – 30%
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Meeting, Grana Padano: Consumatore chiede cibo buono, sano, sostenibile e trasparenza nelle informazioni

Meeting, Grana Padano: Consumatore chiede cibo buono, sano, sostenibile e trasparenza nelle informazioni
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“Oggi al cibo non si chiede solo di essere buono, ma di essere soprattutto sano e sostenibile. Il consumatore deve essere informato con lealtà e trasparenza rispetto a cosa mette nel carrello della spesa, o a ciò che ordina al ristorante. Ecco perché risulta indispensabile accelerare il percorso che porta alla trasparenza assoluta sulle etichette dei prodotti e sui materiali o sugli strumenti di comunicazione utilizzati per descriverli”.

Con queste parole Stefano Berni, direttore Generale Consorzio Grana Padano, è intervenuto oggi durante il Meeting di Rimini al convegno dal titolo: “Cibo e salute: dai superfood ai vegani, dal biologico allo street food“, insieme a: Enrico Corali, Presidente ISMEA; Pompeo Farchioni, Presidente e Amministratore di Farchioni Olii Spa; Roberto Moncalvo, Presidente di Coldiretti; Giancarlo Paola, Amministratore Delegato di GMF – Gruppo Unicomm.

In un certo sensocontinua Berniil biologico, quando non frutto di millanterie importate, ha da tempo intrapreso questo percorso. Una strada certamente più costosa ma solida e credibile, che è percepita come completa ed equilibrata. Credo però non sia la stessa cosa per tutte quelle tendenze radicali e assai meno equilibrate di cui si sente parlare in questo tempo. Mi riferisco ai crudisti, ai vegani, ai freegan, per arrivare ai fruttariani. Categorie di pensiero più radicate nella psicologia che nella scienza alimentare e frutto di temporaneità modaiola che ritengo non saranno proiettate credibilmente e in modo duraturo nel futuro

C’è inoltre una nuova emergenza legata alla velocità e alla riduzione del tempo da dedicare all’alimentazione, oltreché alla sempre minor preparazione casalinga dei pasti – aggiunge Berni. Infatti, nel 2016 il 35% della spesa dedicata all’alimentazione è avvenuta fuori casa presso la ristorazione di ogni livello dove, inevitabilmente, la scelta degli ingredienti è molto subita dagli avventori. Questo comporta, purtroppo, che spesso siano proposti prodotti similari a quelli DOP o IGP che svolgono lo stesso servizio, non si vedono e costano molto meno”.

“Esiste un solo denominatore comune condivisibile dai consumatori, che parla la lingua della genuinità, della salubrità e della qualità – conclude il direttore Berni. Tutto il resto è finto e non porta vantaggi ne al mercato ne soprattutto a chi quotidianamente da fiducia ai produttori italiani acquistando prodotti che crede originali ma che invece sono camuffati ad arte”.

Rimini, 21 agosto 2017

lunedì 21 agosto 2017/Author: Indexfood/Number of views (773)/Comments (0)/

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